Cultura e tempo libero

Con le catene ben strette alle ruote

Catene_neve.jpgTra pneumatici invernali e catene da neve esiste una completa equivalenza secondo il codice stradale, ma come ben sanno gli automobilisti più esperti non sono poche in realtà le differenze. Dopo aver parlato in passato delle gomme winter e svanita nel nulla l’ipotesi di un loro utilizzo “esclusivo” nei mesi più freddi dell’anno (ricordate la norma poi cancellata nella Legge di Stabilità?), affrontiamo ora il tema delle catene da neve anche perché sono più facili da montare di un tempo e la normativa nel frattempo è cambiata.
Il decreto 10 maggio 2011 ha imposto infatti che dal 1° aprile 2013, come accade in altri paesi europei, possono essere commercializzate esclusivamente catene da neve contrassegnate con il marchio UNI o equivalente (Önorm v5117 per le catene prodotte all’estero).
Questo garantisce il consumatore sul fatto che il prodotto acquistato risponda a requisiti di sicurezza e a performance previsti dalla norma UNI 11313, in pratica un’ottima tenuta di strada del mezzo anche su piste bagnate e ghiacciate oltre che innevate.
Se le catene sono omologate, possono essere montate anche per lunghi tratti di strada non innevati (es. tunnel) senza rischi di rottura. Una catena omologata – così dice l’industria – deve poter percorrere almeno 120 km sull’asfalto asciutto senza rompersi, a una velocità che sempre secondo il codice della strada non deve oltrepassare i 50 km orari. E quale può essere a queste condizioni la sua durata nel tempo? “Se ben lavate dopo l’uso e fatte asciugare prima di riporle – risponde una nota casa produttrice – possono durare fino a 10 anni”. Ma ci sono condizioni particolari in cui il “dispositivo supplementare di aderenza”, come viene chiamato in burocratese, diventa davvero fondamentale? “In salita e in discesa, con pendenze anche solo del 2%, un’autovettura e ancor più un mezzo pesante corre grossissimi rischi, per sé e per gli altri. È una situazione molto frequente nel nostro paese, basti pensare alla Serravalle, alla Cisa o al tratto autostradale Firenze-Bologna. Lo pneumatico invernale garantisce buone performance in un arco temporale che va da novembre ad aprile, ma nelle condizioni più dure non basta”. Non è solo a fronte di eventi eccezionali, dunque, come un’improvvisa nevicata o un fondo completamente ghiacciato o la rampa scivolosa del garage, che le catene si rivelano importanti per sé e per gli altri.

La tensione giusta
La prima cosa da fare per chi programma l’acquisto di catene è verificarne le misure e la compatibilità andando a vedere cosa dice il libretto d’uso e manutenzione dell’auto: esistono infatti dispositivi con maglie di sezione diversa, da 7 a 12 mm, che sono adatte ad auto sportive (le più sottili), utilitarie, Suv, veicoli commerciali e altre tipologie di veicolo.
Prima di affrontare un viaggio in cui ritenete probabile usarle, il consiglio è di provarle a casa in modo da non trovarvi poi “in panne” come l’auto che dovreste liberare dalla morsa del ghiaccio.
Già, ma non è complicato montarle? Quale evoluzione tecnologica si è avuta in questi anni? Sul mercato si va dai modelli tradizionali con cavo interno che necessitano di una seconda fermata per ritensionare la catena, a quelli più moderni, autotensionanti, che una volta montati non hanno bisogno di ulteriori interventi dell’automobilista, fino ai più evoluti. Tra questi le cosiddette catene esterne o “ragni” che non vanno ad interferire con elementi interni allo pneumatico (particolarmente adatti perciò a veicoli non catenabili, dal momento che s’infilano tra gomma e passaruota) e le catene di ultima generazione, veloci e intuitive.  Per i mezzi non catenabili esistono anche le “calze” vere e proprie, sorta di cuffie in tessuto che vanno a ricoprire la ruota ma il codice non le equipara agli altri strumenti di sicurezzza, dunque sono passibili di contravvenzione. Su quali ruote vanno, infine, installate le catene? Sulle ruote motrici, e se l’auto o il Suv sono a trazione integrale o hanno 4 ruote motrici, su tutte e quattro le ruote; oppure, se si dispone di una sola coppia di catene, privilegiando sempre l’asse anteriore.

Claudio Strano (ottobre 2013)

 

Quando sono obbligatorie a bordo
di norma dal 15 novembre al 15 aprile 

Come ricorda l’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), dal 15 novembre al 15 aprile è il periodo in cui il ministero delle Infrastrutture ha uniformato l’obbligo dell’equipaggiamento invernale per i veicoli circolanti, ovvero l’uso di pneumatici termici con le 3 montagne stilizzate ma anche con la sigla M+S (fango e neve) stampigliata sopra, oppure le catene da neve a bordo. In casi particolari, però, come in montagna o sulle strade a rischio, il periodo può essere diverso e sono sempre possibili anche in città interruzioni o limitazioni del traffico dovute a condizioni climatiche avverse. Sono gli enti proprietari delle varie tratte stradali a stabilire quanto sarà lungo per le nostre macchine l’inverno. 

 

Le mani sul portafogli 

Catene da neve di marca disponibili in Coop 

– da 9 mm a tensionamento manuale, utilizzabili sulla maggior parte delle autovetture: tra i 50 e i 70 euro. Si montano senza spostare l’auto, è necessaria una seconda sosta solo per tensionare correttamente la catena

– da 16 mm per Suv, camper e furgoni a tensionamento manuale: tra gli 80 e i 100 euro. Le modalità d’impiego sono le medesime descritte sopra

– da 9 mm a tensionamento automatico (acquistabili solo sul nuovo portale www.cooponline.it che presentiamo in altre pagine): intorno ai 100 euro. Utilizzabili sulla maggior parte delle autovetture, si montano senza spostare il mezzo, si può ripartire tranquillamente senza ulteriori soste. La catena si centra e si tende col movimento della ruota.

I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni  del mercato

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