Meno giochi per consolle, più giochi da scaricare su smartphone e tablet. I videogame di questo genere non avranno, magari, una qualità eccelsa e i controller di una PlayStation, ma costano cifre assai più contenute (da 0,80 in su) e soprattutto ce ne sono a migliaia facilmente reperibili in rete gratuitamente. Se questa è la curva del mercato, non sorprende che il mondo dei videogiochi sia in grande trasformazione e che i supporti fisici siano sempre più considerati un fenomeno del passato nella grande distribuzione. Coop per questo motivo sta rivedendo i suoi cataloghi e razionalizzando un settore che dà segnali di forte contrazione.
In cima alle classifiche di vendita dei videogiochi, svettano una decina di titoli del genere “sparatutto”, PEGI dai 16 anni in su (dove PEGI sta per Pan European Game Information, metodo di classificazione europeo che si basa sui contenuti del gioco e l’età dei fruitori), mentre è ormai al tramonto, o meglio si è spostato sui dispositivi mobili, il filone del gioco in famiglia, qualche anno fa capitanato dalla Wii. La Wii U della Nintendo si trova oggi in commercio a un prezzo intorno ai 250 euro.
In questi anni, tuttavia, le consolle hanno avuto un alto tasso di penetrazione nel nostro paese. Sono circa 10 milioni i proprietari di PlayStation, che si conferma leader nelle vendite. La Ps4 (prezzo sui 400 euro), proprio di recente è balzata agli onori della cronaca perché l’aggiornamento del software raccomandato dalla Sony creerebbe problemi tecnici segnalati dagli utenti e dal Movimento Difesa del Cittadino. L’altra grossa fetta del mercato è in mano a Microsoft con il suo XBoxOne, prezzo da poco riposizionato intorno ai 400 euro.
dicembre 2014