C’è la classica piscina fuori terra (la “frame”, con struttura tubolare in acciaio, telo in plastica e adesso pure l’oblò), che si conferma la più venduta. E poi c’è la vasca Spa a idromassaggio, gonfiabile, più piccola, di forma rotonda o quadrata, che pare fatta apposta per il periodo Covid: te ne stai tranquillo a rilassarti in giardino (o in terrazza, non senza però aver verificato prima il carico complessivo) facendoti massaggiare dai getti, che vanno a sciogliere un po’ delle tante tensioni accumulate, anche in compagnia: fino a 4-6 persone immerse, dopo aver gonfiato, con la pompa elettrica inclusa nella confezione, le pareti in pvc della supervasca che, oltre a relax e compagnia, promette benefici per il mal di schiena, i muscoli e le articolazioni, nonché di favorire la circolazione sanguigna.
Le vendite delle piscine private e di tutto il settore outdoor (aria aperta) sono esplose già dalla primavera 2020, superando da noi il miliardo di euro di valore: «Triplicate», riferisce la responsabile marketing di una delle aziende leader in Italia e nel mondo. «Ancora non siamo riusciti a coprire la domanda dello scorso anno: un boom di questo tipo non era preventivabile, pur essendo la quantità immessa nel mercato in linea, se non superiore, alle stagioni precedenti». A cominciare proprio dalle vasche a idromassaggio, che si montano facilmente e vanno a ruba. Basti dire che in Coop, quando cominciava ad allentarsi la stretta sanitaria, 34 Spa di questo tipo sono state vendute in uno solo giorno, a marzo, sul portale www.cooponline.it. Una domanda che è poi arrivata a lambire i mesi estivi, cosa inconsueta, sia nella grande distribuzione che negli store online.
La terapia delle bolle Per la “terapia delle bolle”, serve una vasca a idromassaggio con diametro dai 170 cm ai 2 metri, che può essere di tre tipi. Tutte dispongono di un display digitale con cui impostare temperature fino a 38-40 gradi e attivare il sistema di massaggio. Le premium, in più, hanno le luci led per la notturna, il telecomando e alcune la app per la programmazione a distanza.
Il massaggio può essere del tipo “ad aria” (emessa dal fondo della piscina, e nelle versioni “plus”, centralmente per arrivare ai piedi), a idrogetto (con spruzzi provenienti dalle pareti) e combinato (ad aria e acqua) per non farsi mancare nulla. Le Spa hanno un motore in genere sui 1.000-1.500 watt e scaldano l’acqua di un paio di gradi all’ora, consentendo di modulare la temperatura fino al mezzo grado.
In fase di montaggio serve l’accortezza di posizionarle su una superficie piana e, per scongiurare il rischio di forature, magari di realizzare una struttura di appoggio. Prima dell’acquisto vanno anche valutate bene le dimensioni della vasca facendo attenzione all’ingombro “da gonfia”, a cui va aggiunto il volume della pompa. A fine stagione le Spa si ripongono per l’inverno, ma possono anche rimanere all’aperto avendo un sistema di anti-congelamento che evita, sotto i 6 gradi, il danneggiamento delle parti interne.
A ciascuno la sua piscina Per completare il quadro, ci sono altre soluzioni per chi resta a casa per le vacanze ma vuole comunque spassarsela. Le piscine autoportanti, ad esempio, in cui si gonfia solo l’anello superiore, sono facili da spostare ed economiche. Se invece si dispone di spazio e si sogna una piscina fuori terra che arredi, ne esistono ad effetto legno, rattan, pietra, di varie dimensioni e qualità di liner (la plastica contenitiva). E si vedono sempre più, nelle case di campagna o nelle ville al mare, le piscine interrate. Ma richiedono interventi di scasso, e il relax si paga a caro prezzo.
Mano al portafoglio
Piscina autoportante (diametro da 2,50 a 4,50 metri): fra i 90 e i 150 euro circa
Vasca Spa gonfiabile a idromassaggio (diametro da 1,70 a 2 metri): fra i 300 e i 1.000 euro circa
Piscina fuori terra “frame”: (lunghezza da 2 a 9 metri): fra 260 e 1.200 euro circa