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Una casetta in legno per il giardino, ecco quale scegliere

Casetta_giardino.jpgNegli ultimi anni le casette in legno da giardino hanno fatto breccia anche nella grande distribuzione, riempiendo i piazzali dei centri commerciali o i folder in cui se ne garantisce la consegna a domicilio.

In particolare le casette “made in Italy” – realizzate in abete o pino e importati in gran parte dalle foreste certificate di Austria e Germania – sono diventate competitive rispetto ai prodotti dell’Est Europa, tendenzialmente meno lavorati, alzando così il rapporto qualità-prezzo a beneficio dei consumatori e dell’ambiente.

Questo – spiega un produttore che da 60 anni fa questo mestiere e commercializza in tutta Italia –  è stato reso possibile dall’automazione delle linee e dai progressi della tecnologia, che sono alla base di una riduzione generale dei costi.

Utilizzate sia come deposito per attrezzi sia come ambiente supplementare vivibile della casa, le casette in legno da giardino comportano oggi una spesa nettamente inferiore rispetto a un prodotto di pari dimensioni in muratura (pur non essendo per tutte le tasche…) e dalla loro hanno un fascino naturale indubbiamente superiore a quello delle consorelle in ferro o alluminio, intercettando la tendenza al naturale e a fare del proprio giardino un ambiente glamour. Chi sceglie una casetta in pvc apprezza di quest’ultima in genere la semplicità di montaggio e la manutenzione ridotta al minimo.

Consegna a domicilio e montaggio fai da te Sulla facilità d’uso va detto che anche i prodotti in legno hanno fatto passi avanti. In alcuni casi vengono consegnati comodamente a casa. Succede, ad esempio, per la promozione in corso negli ipermercati di Coop Alleanza 3.0 dal 7 aprile al 31 agosto: i pannelli della casetta arrivano corredati di tutte le istruzioni di montaggio. Un servizio compreso nel prezzo (già inferiore tra il 15 e il 20% alle medie di mercato) che prevede che l’acquirente anche da solo, con un avvitatore, assembli i pannelli nell’arco di una giornata. Se avesse dubbi o difficoltà ha sempre un numero verde a disposizione per l’assistenza.

Non solo la provenienza da foreste rinnovabili e la qualità e lavorazione del legno. Chi programma l’acquisto  di una casetta deve prestare molta attenzione in primis allo spessore dei pannelli, che va messo in relazione ai metri quadri di cui si necessita e alla resistenza del manufatto nel tempo.

Si va dai 15 millimetri delle casette più piccole, adatte per far giocare i bambini, ai 30-35 millimetri per le medio-grandi che si prestano a svariati utilizzi, da magazzino fino a piccolo ufficio con un minimo di arredo fino all’uso garage.

Qual è la casetta più venduta? È quella in abete con pareti da 20 millimetri e una dimensione di 4 (2×2) o sei metri quadrati (3×2), una combinazione in grado di garantire sufficiente solidità e al tempo stesso un prezzo non eccessivo.

L’arte della manutenzione… Prima di procedere è bene aver presente alcune cose. La prima è che per installare una casetta, che è pavimentata, è importante avere un terreno piano e livellato su cui va predisposta una base (cementata o con autobloccanti).

In genere per casette di piccole metrature non sono necessarie particolari autorizzazioni, ma qui dipende dai regolamenti comunali edilizi che sono molto diversi da luogo a luogo e possono richiedere, come per tutti gli altri ampliamenti, un Permesso di costruire o una Dia (Dichiarazione di inizio di attività). Il consiglio è dunque quello di informarsi sempre presso il proprio Comune di appartenenza ed eventualmente di ricorrere a un tecnico abilitato.

Un’annotazione infine riguarda l’arte della manutenzione. Trattandosi di  un materiale vivo è un’operazione ineludibile. Il legno viene preliminarmente essiccato per proteggerlo da insetti e marcescenze, ma ha bisogno ugualmente di una mano o due d’impregnante a fine assemblaggio. Operazione da ripetere ogni paio d’anni, un po’ per ravvivare il colore che sotto i raggi ultravioletti tende a ingrigire, ma soprattutto per aumentare la difesa dagli agenti atmosferici.

È consigliato l’impregnante ad acqua e non la vernice, perché ha il pregio di lasciar respirare il legno e di non richiedere successivi gradi di manutenzione.

Niente carta vetrata, dunque, solo una passata con spugna o pennello e la casetta tornerà a emanare tutto il suo fascino.

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