Un Qr code per rendere trasparenti i prodotti e rassicurare i consumatori. Lo stanno usando in tutta la Campania le aziende che hanno aderito al progetto “Qr code”. A poco meno di un mese dalla sua presentazione, l’operazione “prodotti sicuri” continua a raccogliere consensi tra le aziende. “La sfida – afferma Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania – è far funzionare ancora meglio il sistema e comunicare a tutti questa iniziativa che è una risposta all’attacco che la Campania ha subito con la questione Terra dei Fuochi“.
Con il Qr code, un codice a barre messo sui prodotti, i consumatori possono avere, in tempo reale i dati sulle analisi effettuate, i risultati, la provenienza. Un sistema facile da usare e di immediata applicazione per i cittadini: con lo smartphone basta inquadrare il codice che ha la forma della regione e sullo schermo compariranno tutte le informazioni sulla sicurezza e la tracciabilità di mozzarelle, pomodori, insalate, cavoli. Insomma di tutti i prodotti ortofrutticoli. La schermata che si apre sullo smartphone porta al link dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, dove compariranno i risultati delle analisi più recenti, l’archivio di quelli precedenti, la geolocalizzazione dell’azienda.
Non è però necessario avere uno smartphone per ottenere informazioni perché, come ha spiegato Antonio Limone, direttore dell’Istituto zooprofilattico, il Qr code che è sul prodotto è ”già indice di garanzia e salubrità” visto che ciò che non supera i controlli non viene messo sul mercato. “Basta una app e si capisce che il prodotto è buono – ha affermato Limone – bisogna comprendere che i prodotti campani non sono tossici né nocivi e con il Qr code il consumatore è sicuro di ciò che compra e mangia”.
19 febbraio 2014 – fonte: ansa