L’Arbitro Bancario e Finanziario ha riconosciuto le ragioni di un consumatore, titolare di un conto corrente presso un intermediario finanziario, che è stato oggetto di un attacco di phishing al seguito del quale gli sono state sottratte, in tre momenti diversi, tre somme di denaro dalla carta di credito.
“Quella dell’Arbitro Bancario Finanziario – l’avv. Barbara D’Agostino della Confconsumatori Roma che ha assistito il consumatore – è una decisione molto importante perché riconosce, accanto al dovere dell’utente di prestare sempre la massima diligenza nell’utilizzo dei propri codici di accesso al servizio di home banking, anche l’altrettanto fondamentale dovere di diligenza dell’intermediario finanziario nell’adozione di tutte le cautele necessarie per proteggere adeguatamente la clientela dal rischio sempre più frequente di truffe informatiche“.
L’ABF, infatti, ha riconosciuto le ragioni del consumatore e non quelle dell’Istituto che si era rifiutato di accettare il disconoscimento delle somme da parte del consumatore. L’Arbitro ha così avallato la richiesta di risarcimento e la vittoria delle spese di competenze ed onorari.
25 ottobre 2013 – fonte: helpconsumatori