Si spende sempre di più per la casa e sempre meno per cibo e trasporti. I 5 anni della crisi, infatti, hanno profondamente modificato le dinamiche della spesa delle famiglie per i singoli beni e servizi con un aumento di circa 650 euro per le spese obbligate per la casa (affitti, utenze) e per la cura del futuro (sanitarie, finanziarie, di protezione sociale) mentre sono scese le spese per per cibo e mobilita’.
E’ quanto risulta dall’ultimo Rapporto Club Consumo di Prometeia. Secondo il Rapporto di Prometeia, le piu’ penalizzate sono state, in particolare, le spese per la mobilita‘ (mezzi, loro gestione e manutenzione e servizi) che nei 5 anni (2008-2013) si sono ridotte di circa 800 Euro a famiglia e quelle per l’alimentazione domestica che si sono ridotte di circa 200 euro a famiglia.
Per effetto dell’accresciuta diseguaglianza di redditi e ricchezza, inoltre, secondo l’indagine, sono state premiate spese quali quelle per i servizi di pulizia della casa, mentre quelle per mobili ed elettrodomestici sono risultate in calo.
Meno penalizzate dalla crisi e sostanzialmente in linea con il trend fisiologico, invece, le spese legate alla cultura e al tempo libero (beni e servizi per la comunicazione e ricreativi e culturali, pubblici esercizi, alberghi, etc.). Tale evoluzione, oltre a risentire dei positivi contributi del turismo straniero in Italia, piu’ rilevanti che in altri settori, testimonia anche come alcune voci di spesa, quali i nuovi device di telefonia (smarthpone) e informatici (tablet), abbiano beneficiato di maggiori spazi nelle preferenze dei consumatori, grazie all’elevata capacita’ di innovazione dell’offerta.
Sul tema della crisi e di come abbiamo modificato i comportamenti d’acquisto degli italiani, leggi anche le previsioni e i dati dell’Ufficio studi economici di Coop.
9 gennaio 2013 – fonte: ansa