La moda dell’ulivo in giardino risale agli anni Novanta. Ora, con il generale aumento della temperatura, è arrivato persino sulle Alpi, con qualche rischio di sopravvivenza nei mesi invernali. Alcune migliaia di euro è il prezzo di una pianta secolare o di pregio, qualche centinaia per un esemplare più giovane e in formazione, da cui ricavare, oltre che bellezza estetica e paesaggistica, qualche oliva da mettere in salamoia.
Per chi volesse cimentarsi in una raccolta più “professionale”, che nelle regioni del Sud è consuetudine, esistono reti antispina (4 x 8 metri) da posizionare per terra o a ombrello sotto l’albero. Vendute anche da Coop (2.390 euro) sul suo sito di e-commerce www.cooponline.it, hanno occhielli e angoli rinforzati. La maglia “antispina” si caratterizza per una tramatura molto fitta che permette al telo di non rimanere incastrato tra fili d’erba, rami o sassi e alle operazi0ni di raccolta di andare a buon fine, evitando di danneggiare le olive mature, che sono molto delicate.
Con i prezzi dell’olio di oliva extravergine ai massimi, l’autoproduzione o l’acquisto di maggiori quantità di “oro verde” per fare economia necessitano di contenitori adeguati. Ed ecco allora un fusto per olio in acciaio inox con rubinetto, da 10, 30 o 50 litri (tra i 70 e gli 87,50 euro) che garantisce una conservazione ideale senza compromettere le caratteristiche organolettiche. Tiene bene anche il vino. E se non si dispone di spazio sufficiente in cantina, ci sono le lattine in alluminio rettangolari da 5 litri (17,20 euro), facilmente impilabili e comode anche per il trasporto.