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Saturimetri, termometri e termoscanner: impariamo a conoscerli

A una parte un calo della domanda di prodotti solari, creme di bellezza per il corpo e per il viso, alcuni farmaci da banco e prodotti omeopatici. Dall’altra, una corsa all’acquisto di creme per le mani e igienizzanti per le mani e il corpo, nonché di alcune tipologie di integratori, con aumenti medi del 30% e picchi fino al 200% ad esempio per la lattoferrina, l’immunostimolante più famoso e ricercato al tempo del Covid. Ma sono andate a ruba anche le vitamine C e D e gli integratori contro lo stress e l’insonnia.

Questa è la fotografia della pandemia vista dai reparti Coop Salute, 160 corner tra ipermercati e supermercati in tutta Italia. Ma è chiaro che sono state le mascherine, soprattutto durante la prima ondata, e da ottobre i saturimetri, a calamitare le maggiori attenzioni e richieste. La responsabile di Coop Salute, Graziella Mazzotti, parla di «un profondo cambiamento del rapporto stesso delle persone con il proprio corpo e la salute».

La riprova viene dai consumi che sono cambiati per diverse tipologie di prodotto e nelle nuove abitudini d’acquisto: si sono aggiunti alla lista della spesa i dispositivi di protezione individuale (Coop tratta solo mascherine e guanti monouso, ma sul mercato si trovano camici, visiere e altre protezioni), mentre sono più che raddoppiate le vendite dei termometri e abbiamo scoperto che esistono i termoscanner, cioè termometri a infrarossi con il puntatore “a pistola” molto usati per rilevare la febbre ai bambini prima di mandarli a scuola e per testare chiunque, senza contatto fisico.

E poi è partita una caccia vera e propria ai saturimetri /pulsossimetri, dispositivi utili a gestire la malattia Covid da casa monitorando alcuni parametri chiave. Basti pensare che di questi apparecchi nel novembre 2020 ne sono venduti 10mila in Coop contro una decina di pezzi, sempre a livello nazionale, transitati alle casse nello stesso mese del 2019 . Dall’11 gennaio, inoltre, è partita una iniziativa da parte della Società italiana di pneumologia per la distribuzione gratuita, in 1.200 farmacie su tutto il territorio italiano, di questi strumenti, forniti a cittadini con patologie respiratorie o ai nuclei familiari al cui interno vi sia una persona con problemi di questo tipo.

Monitoraggio di parametri vitali Ma cosa sono i saturimetri/pulsossimetri e a che cosa servono? Chi li acquista, intanto, lo fa per cautelarsi comunque in caso di bisogno, mentre chi ha già contratto il Covid-19 deve avere a casa uno di questi dispositivi medici che si collegano a un dito con una molletta, e servono e misurarsi ogni 3 o 4 ore circa la quantità di ossigeno nel sangue (SpO2) e la frequenza cardiaca (polso). Se il valore della saturazione è troppo basso, è il momento di abbandonare l’isolamento domiciliare e valutare il ricovero in ospedale, prima che la situazione si aggravi. Ma qual è la soglia di allarme?

Secondo le linee guida diramate dal ministero della Salute, il valore soglia scatta al 92% di saturazione dell’ossigeno: un valore che tiene conto della letteratura medica (sopra il 92% vi è una bassa probabilità di un quadro di polmonite interstiziale grave), nonché delle caratteristiche tecniche dei saturimetri per uso extra-ospedaliero, che hanno un margine di imprecisione (a differenza di quelli clinici) attorno a ± 4%.

Il saturimetro portatile da dito, a pile (disponibile nei nei corner Coop Salute e su www.cooponline.it) è il modello consigliato dalle autorità sanitarie. Ma sul mercato esistono alcune alternative che vanno dalle app ai braccialetti fitness agli smartwatch con il saturimetro incorporato: prodotti nati e pensati per gli atleti, che mostrano qualche carenza nella rilevazione dei valori più bassi, per cui ne viene sconsigliato un uso clinico.

Misuratori di febbre Due parole ancora meritano i termoscanner a infrarossi, che hanno il pregio di rilevare la temperatura corporea a distanza, come fanno in parte (con minor precisione) anche i termometri digitali, ma non quelli classici ascellari. I termoscanner sono considerati tra i migliori in quanto a facilità di utilizzo e a correttezza della misurazione.

Per completare il quadro va ricordato che il virus non ha impattato tanto sulle vendite di apparecchi elettromedicali ad uso domestico, come macchinari per magnetoterapia, Tens, ionoforesi o ultrasuoni, quanto invece sugli ausili per movimentare gli anziani, costretti, purtroppo, per lungo tempo a casa: dai deambulatori ai sollevatori, dalle carrozzine ai letti da giacenza, il Covid 19 sarà ricordato a lungo nelle case.

Mano al portafoglio
Termometri al mercurio, digitali e termoscanner: da pochi euro a una decina di euro, a una forbice 30- 250 euro per i termoscanner  (il cui prezzo sale di molto se dotati di videocamera e piantana)
Saturimetri/pulsossimetri: a partire da 25 euro; il prezzo medio si attesta sui 50 euro
(prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato) 

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