Consumi

Prodotti Coop, a parte caffè e cacao, italiani al 64% (e più)

I prodotti alimentari confezionati a marchio Coop sono 1.301 e di questi 432 sono realizzati con materie prime d’importazione. Una parte importante di questi 432 sono prodotti le cui materie prime (tipo caffè o cacao) sono reperibili solo all’estero. Al lordo di questi, l’64% delle materie prime è italiano. Ovviamente ci sono anche alcuni casi in cui pur essendo la materia prima disponibile anche in Italia, sul prodotto Coop si scopre invece una provenienza straniera. Un caso relativamente semplice è il latte a lunga conservazione che viene dall’Austria (mentre tutti i tipi di latte fresco Coop sono al 100% italiani). La spiegazione dipende dal fatto che l’Italia, a causa dei vincoli europei (si ricorderà la scandalosa vicenda delle quote latte concordate in sede Ue e poi non rispettate. Cosa per cui il nostro paese sta pagando salate multe) con la sua produzione arriva a coprire solo il 44%  delle necessità di mercato e dunque deve far arrivare latte dall’estero.
Un altro caso ben rappresentativo è quello dei legumi secchi a marchio vivi verde per i quali non si usa materia prima italiana, ma in alcuni casi proveniente dalla Cina. Vediamo il perché di quello che sembra un piccolo sacrilegio. Dalla fine degli anni ’50, in Italia si è assistito ad una progressiva drastica riduzione (pari al 90%!!), delle superfici destinate alla coltivazione dei legumi (fagioli, borlotti, cannellini, ceci, lenticchie, ecc.). Le motivazioni vanno certamente ricercate nella bassa produttività per ettaro di questi prodotti che non garantivano al produttore un’adeguata remunerazione.
Questo ha reso necessaria l’importazione delle quantità mancanti dai grandi paesi produttori, come Stati Uniti, Canada, Messico, Argentina (va ricordato che il fagiolo è originario dell’America), ma anche da Turchia e altri paesi del Medio Oriente e Cina, in particolare per quanto riguarda le lenticchie, i ceci e i cannellini.
La linea vivi verde si è sempre approvvigionata dall’Argentina; nel corso del 2013, però, l’enorme siccità nel nord dell’Argentina ha provocato la perdita dell’80% del raccolto su fagioli cannellini e borlotti da agricoltura biologica e non. Ciò ha determinato la necessità di spostare gli approvvigionamenti presso altri paesi tra cui spicca per volumi  disponibili la Cina.
Nonostante questa scelta obbligata, Coop ha ovviamente attivato tutti i meccanismi di controllo e verifica necessari a garantire la qualità che la linea vivi verde offre abitualmente ai consumatori. In particolare si è deciso di potenziare le analisi su ciascun arrivo di materia prima (con controlli che verificano la presenza di fitofarmaci, micotossine ed eventuali tracce di radioattività).

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Roberto Salvianti
    18 Novembre, 2019 4:57 pm

    Ho visto sulle confezioni di ceci, fagioli, lenticchie bio coop finalmente la scritta Agricoltura Italia. Vuole dire che sono da coltivazioni bio italiane?
    Grazie

    Rispondi
    • Ciao Roberto, se in etichetta viene specificata l’origine italiana – col nome e la città della azienda – e se c’è il marchio bio, sono certamente prodotti bio italiani.

      Rispondi

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