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L’estate pazza dei gonfiabili

Oggi ci si può sbizzarrire al mare con una serie ampia e un po’ folle di combinazioni. Non ci sono soltanto surf o kite-surf per cavalcare o volare sull’onda, bodyboard per stare sdraiati o skimboard per praticare a riva. E nemmeno solo imbarcazioni semplici come canoe e kayak su cui pagaiare o, nelle versioni da pesca, rilassarsi immobili con tanto di portacanna in mezzo al mare. Più i classici canotti e i gommoni. C’è di più.

L’estate diventa creativa e fantasiosa con soluzioni diverse, duttili. Ad esempio con i Sup (Stand up paddle) e con le loro variazioni. Se poi ci si vuol riposare su un comodo materassino, si entra anche qui nel regno (questa volta animale) della fantasia. Animale e… mitologico, visto che quest’anno la moda passa dai fenicotteri agli unicorni.

Tornando agli sport acquatici, una prima scelta è se praticarli su una superficie rigida, per lo più in resina, o quando è possibile gonfiabile, con il vantaggio di richiudere la tavola o l’imbarcazione in uno zaino e poi infilarlo nel bagagliaio della macchina.

La tavola della “calma di vento” Cominciamo proprio dal Sup, una “tavola su cui si sta in piedi”, o a cavalcioni, remando con una pagaia, che sta avendo un crescente successo in tutto il mondo. Permette di divertirsi facendo “cruising” sottocosta anche senza vento. È adatta sia ai mari poco mossi che ai laghi, facile da usare anche per principianti o surfisti meno esperti.  Il Sup gonfiabile, sempre più diffuso, è più pratico anche in acqua, dove nelle cadute, essendo più morbido, non causa abrasioni o escoriazioni.

Alcuni modelli montano una vela per andare più veloci, altri hanno sedili rimovibili che all’occorrenza li possono trasformare in più comodi kajak. Recentemente sono stati aggiunti dei pedali o, per meglio dire, delle pinne per “passeggiare” in piedi su acque poco profonde e con pochissima fatica. Si usa la forza delle gambe si riposano le braccia che, durante il “cycling”, si possono appoggiare su un manubrio.

I Sup in generale sono lunghi intorno ai tre metri e hanno un peso tra gli 8 ei 15 chili, con uno spessore che una volta gonfiati va dai 10 ai 15 cm per i modelli più stabili.  Il kit dl’acquisto è completo di borsa, pagaia in alluminio e pompa di gonfiaggio, un’operazione questa che richiede pochi minuti.

Ma quali sono i principali criteri per la scelta? Il Sup più lungo e stretto scivola via sulla superficie dell’acqua ed è più indicato per il fitness, quello più corto e largo si addice a un’andatura da escursionista. Poi bisogna fare due conti prendendo in esame le proprie caratteristiche fisiche. I due parametri da considerare sono il peso corporeo e il livello di fitness. Ogni tavola, infatti, ha un volume diverso che riesce a reggere un peso diverso. Per capire qual è il volume giusto, va moltiplicato il proprio peso in kg per un fattore che tiene conto della preparazione atletica: 1,3 per un livello di fitness da esperti, 1,7 per un livello normale, 2 per un livello da principianti.

Kayak o canoa canadese? I kayak sono riconoscibili  per la seduta e la pagaia a doppia pala. Anche queste imbarcazioni in origine usate dagli inuit (esquimesi) possono avere una propulsione mista pagaia/pedali/vela che consente di divertirsi in ogni condizione.

Si scelgono in funzione del numero dei posti, da uno a sei, e dell’uso, che può essere occasionale, per escursione o per la pesca. Per occasionale si intende un utilizzo fino a mezza giornata e a 300 metri da un riparo: in questo caso si consiglia un kayak largo e piatto. Per uscite di più lunga durata – da 1/2 giornata a 1 giornata e da 300 metri a 2 miglia da un riparo – c’è  bisogno di un modello più profilato che dia una buona planata. Al lago o al mare si privilegia comunque un kayak più lungo adatto a coprire grandi distanze, per il fiume generalmente la scelta è per kayak più corti e agili nelle virate.

Per i kayak da pesca, infine, servono stabilità e capacità di stipaggio. Si tratta di imbarcazioni singole o tandem che prevedono sui bordi basi in cui vanno applicati i vari portacanna, una vasca anteriore coperta in cui mettere oggetti delicati come lo smartphone e una posteriore più ampia dove trasportare tutto l’occorrente per la giornata in natura. Grazie alla grande stabilità di alcune versioni si può pescare anche con la tecnica “spinning”.

La canoa canadese a differenza del kayak viene manovrata con pagaia a pala singola. Anch’essa può essere a vela in una delle sue varianti, per le quali rimandiamo ai siti specializzati. Come primo approccio se si vuole una canoa per andare in mare aperto, bisognerà optare per un modello con il fondo non piatto, così da evitare che le onde possano ribaltarlo. Se si ha bisogno di un’imbarcazione per attraversare piccoli torrenti o fumi sarà necessaria una canoa a fondo piatto.

Mano al portafoglio
Sup (Stand up paddleda 350 a 1.000 € circa
Canoa da 200 a 1.000 € circa, Kayak da 130 a 1.000 € circa
Canotto 4 persone, da 100 a 300 € circa
Materassino fashion da 20 a 40 € circa

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Tag: mare, vacanze, estate, guida, sup, gonfiabili

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