Gli scarpini bicolor di Buffon e Balotelli, le Converse All Star verdeoro in omaggio alla banderia carioca: questa è moda, folclore, affari del mundial. Ma le scarpe sono sostanza nel calcio, e non a caso sceglierle richiede una notevole dose di competenze. Il terreno di gioco ma anche il livello raggiunto, l’età e soprattutto le peculiarità di sport strettamente imparentati come il calcetto (o futsal, calcio al coperto, più noto in Italia come calcio a cinque) sono fattori di acquisto determinanti. Ma non i soli, perché accanto alle superfici naturali adesso stanno “prendendo piede” quelle sintetiche e sbagliare scarpa può risultare pericoloso per le caviglie. Quanto alla sensibilità al tocco, beh quella è una questione di piedi buoni più un aiuto che può essere dato da una tomaia aderente, in pelle di vitello o di canguro (il top).
Cominciamo la nostra carrellata sugli scarpini dai terreni classici, dopo aver premesso che è importante calzare una taglia giusta senza pensare che, nei bimbi, il piede crescerà. Le FG (Firm Ground) a 11, 13 o 15 tacchetti in plastica sono adatte ai terreni naturali di media consistenza. Su quelli più duri (anche in erba sintetica) si fanno preferire le scarpe siglate HG (Hard Ground) o MG (Multi Ground) con tacchetti più numerosi e morbidi. Sui campi fangosi, invernali – come sanno bene i calciatori “di una volta” – si usano le 6 o 8 tacchetti, provviste di tasselli in nylon o in alluminio fissi o intercambiabili (SG, Soft Ground). Oggi c’è anche una variante interessante, i 4 tacchetti di poliuretano, più corti, che vengono aggiunti per evitare alla scarpa di appensantirsi troppo affondando nella malta (SG professional). Si accennava ai campi in erba sintetica. Per questi sono state concepite le AG (Artificial Ground) con tacchetti bassi e le TF (dove Turf sta per erba sintetica) indicate anche per allenamenti o su campi molto secchi.
I tacchetti si abbassano fino a scompare del tutto, infine, nelle scarpette da futsal, il calcetto che viene praticato in palestra, dove la presa è un elemento decisivo e a garantirla è la suola piatta in gomma (scanalata, se il fondo è in cemento); in più c’è bisogno di un’ammortizzazione che soccorra le articolazioni sottoposte a uno stress maggiore. Tra gli accessori, le calze e i parastinchi ovviamente. Questi ultimi, obbligatori nelle partite ufficiali, sia a 11 che a 5, possono avere la cavigliera integrata o rimovibile a protezione dei tanto tartassati malleoli.
luglio 2014