L'avanzata degli Android
L'irresistibile ascesa del sistema operativo Google e il mercato degli smarphone in vista dello shopping natalizio
Gli smartphone, a differenza dei normali cellulari, hanno dentro un’anima – lo abbiamo visto su Consumatori di ottobre – ovvero un sistema operativo, detto anche piattaforma, su cui girano i programmi (le app) e i software più raffinati. Un paragone efficace può essere quello con la motorizzazione di un auto. Assieme alla marca e al modello, dunque, va valutato attentamente il sistema operativo (OS) installato su uno smartphone (ma anche su un tablet) prima di procedere all’acquisto di uno di questi terminali mobili protagonisti di un boom di dimensioni planetarie (20 milioni solo gli smartphone nelle tasche degli italiani). Ciò è tanto più vero quanto più la convergenza impone un dialogo tra dispositivi che si scambiano tra loro file di ogni tipo. E, come sappiamo, la cosa non sempre riesce…
Oggi il "motore" per dispositivi mobili più diffuso al mondo si chiama Android. Lanciato da Google nell’aprile di due anni fa, è arrivato lo scorso fine ottobre alla release 4.0 (denominata Ice-cream sandwich, "gelato-biscotto"), la prima in grado di funzionare sia su smartphone sia su tablet senza differenziazioni. Android fa muovere dispositivi marcati Samsung, HTC, Lg, Motorola, Sony-Ericsson ed è riuscito a "bruciare" in meno di due anni la distanza dal più temuto concorrente, l’iOS, sistema esclusivo della Apple, la casa che ha fatto da lepre nella corsa degli smartphone (con l’iPhone, giunto al modello 4S) e dei tablet (con l’iPad, alla sua seconda versione, aspettando la terza).
Il sorpasso. Ma come è riuscito il sorpasso e quali sono i punti di forza di Android? Alle radici del successo c’è il fatto che alcune versioni sono state rilasciate open source, cioè in modalità aperta, dunque modificabile su licenza da programmatori indipendenti, e perché si tratta fondamentalmente di un sistema basato su Linux che è sinonimo di "software libero", agli antipodi rispetto al software proprietario tipico della Apple o della Rim. Android fa leva su un buon rapporto qualità/prezzo e sulla versatilità, potendo comunicare con una grande quantità di mondi. Un’altra caratteristica è che accetta le unità di memoria esterne (SD card, penne USB, ecc.) al pari di molti sistemi operativi per pc, cosa che facilita la "comunicazione tra diversi", per usare un linguaggio mutuato dal sociale.
Per Android, come per iOS, implementare i propri desideri è un gioco da ragazzi: aggiungere una funzionalità al dispositivo, infatti – ad esempio un software per l’ufficio o un videogioco – richiede un semplice accesso all’Android Market o all’Apple store tramite la connettività 3G del telefono o la rete wi-fi, senza bisogno di connettersi al pc. Questi enormi archivi digitali si consultano sul cloud (la "nuvola" digitale) da ogni punto della terra e in pochi secondi si scaricano le app (ricordiamo che anche la nostra rivista, dopo quella per Apple ha ora una app anche per gli apparecchi che funzionano col sistema Android) dopo averle pagate poco o niente.
Gran premio Natale. C’è bagarre di questi tempi ai nastri di partenza dello shopping natalizio. La Apple si presenta con l’iPhone 4S: non è il melafonino 5, il cui debutto è stato rinviato, ma nemmeno un "muletto" visto che in un weekend (quello dopo la morte di Steve Jobs) ha venduto 4 milioni di esemplari più un milione online. Lo smartphone 4S ha il doppio processore (dual core), una fotocamera da 8 Megapixel, la batteria più efficiente e il signor Siri, un assistente intelligente basato sui controlli vocali. Il suo maggior sfidante, manco a dirlo, nasconde un Android sotto il cofano ed è il Galaxy Nexus di Samsung, il primo con l’Android 4.0. Piatto e touchscreen come sono gli altri, quasi un tablet tascabile che sfrutta il più possibile lo schermo, si fregia di un curioso sblocco a riconoscimento facciale, ma si fa notare soprattutto per novità come il sistema Nfc per l’acquisto nei negozi abilitati e il pagamento tramite smartphone, e l’Android beam, un sistema di trasmissione diretta dei dati tra telefonini. Espressione ancora del mondo Android sono l’LG Optimus Hub e i Sony Ericsson della serie Xperia. A centro gruppo, invece, spicca la scuderia Nokia, che ha lanciato il suo Windows Phone, il primo smartphone della casa finlandese ad adottare l’ultima versione del sistema operativo di Microsoft, il Windows Phone "mango". L’OS di Bill Gates è il cuore anche dei nuovi modelli di HTC Titan e Radar. I Nokia-Windows Phone si chiamano Lumia 800 e Lumia 710 e vanno ad affiancarsi alla linea Asha a basso prezzo che opera, invece, in un tradizionale ambiente Symbian. Restando ai low cost, troviamo telefoni costruiti da NGM, Alcatel, Huawei, Onda, ZTE proposti spesso da compagnie telefoniche dual sim (con con doppia scheda) e che non sfigurano affatto per chi non ha problemi di immagine ma solo, eventualmente, di connessione a Internet.