Piccole valigie a prova di check-in. Chiunque abbia in mente di volare dovrà affrontare il problema che è oggi tra i più sentiti negli aeroporti. Perché Easyjet e Ryanair, le compagnie più restrittive, ma anche altri vettori low cost (e non solo) sono severi, talvolta fiscali nell’ammettere a bordo un trolley come bagaglio a mano da incastrare nella cappelliera. E di fronte a un diniego (che riguarda anche il numero dei colli, particolari oggetti, ecc.) l’alternativa è collocare il bagaglio in stiva con spese impreviste, a volte superiori al costo stesso del biglietto.
Ne nasce un braccio di ferro giocato sul centimetro, tra passeggeri e compagnie, libere peraltro di fissare e cambiare le condizioni di trasporto. La normativa comunitaria (regolamento 820/2008) lascia infatti al vettore la piena disponibilità contrattuale. E il risultato qual è? Una selva in cui è arduo districarsi (non c’è omogeneità nemmeno sul concetto di “bagaglio a mano”) se non verificando gli aggiornamenti sui siti o dotandosi di un trolley “cabin size“, cioè approvato dalle maggiori compagnie aeree che prendono come misure massime di riferimento 56x45x25 cm, ruote, maniglie e tasche eventuali comprese.
Le dimensioni e il peso sono i due parametri chiave per volare a poco prezzo. Ergo, prima di “battezzare” il nostro trolley – che può essere in poliestere o poliammide (un po’ più robusto), in microfibra dunque più leggero o in plastica rigida (abs o polipropilene), di marca o di primo prezzo, con due o con quattro ruotine (nel primo caso è più facile da trainare), con una sola cerniera o estensibile – cerchiamo un modello che sia compatibile con gli standard di altezza, larghezza e profondità fissati dai principali vettori a cui ci rivolgiamo.
Qualora non sia specificato dal produttore o dal rivenditore (Coop mette sempre l’etichetta “cabin size” sui modelli d’importazione di questo genere), nel dubbio proviamo la borsa nell’apposita gabbietta con i formati delle compagnie, reperibile in un negozio specializzato, all’aeroporto o in un’agenzia di viaggio.
Per superare poi l’ostacolo peso, esistono dei trolley con una piccola bilancia inserita nella maniglia (auto-pesatura) o, a parte, il pesavaligie con gancio che è uno degli accessori più richiesti, insieme con il lucchetto Tsa (a chiusura internazionale) necessario per viaggiare negli Usa dove ispezionano di regola. Se invece vi serve una valigia più capiente da stivare, quelle rigide o semi-rigide si fanno preferire per la loro resistenza agli urti.
giugno 2014