La sorpresa del Natale potrebbe arrivare sulle ali vorticose di un drone, il velivolo radiocomandato che esiste anche in versione giocattolo. Può librarsi dentro casa, su e giù… dal tappeto, o all’esterno, in più direzioni. Di tutte le misure e le tasche (da poche decine di euro a 300 euro dei modelli che si guidano con il telefonino), i droni stanno facendo tendenza dopo anni di elicotterini.
Il pianeta giocattolo conferma anche quest’anno facce nuove, come questa, e molti ritorni scaccia-crisi, “classici” più o meno moderni per un Natale un po’ più spensierato; sebbene la flessione nel settore ci sia, intorno al 5%, ma sia comunque inferiore a quella di altri comparti del consumo.
Anche qui come altrove la crisi spinge un consumatore assai informato (da 5,27 fonti informative utilizzate nel 2010 si è passati a 10,4 nel 2011!) a ritardare fino all’ultimo gli acquisti. Che tuttavia, per Natale, non mancheranno per regalare ai bambini – i veri “comandanti in capo” della famiglia in questo periodo dell’anno – un sogno inseguito da tempo.
Per una percentuale in grossa crescita (+40%) questi sogni, manco a dirlo, saranno elettronici. Il traino alle vendite lo faranno soprattutto i kids tablets, più che raddoppiati nelle scorse festività natalizie: piccoli tablet, come il Clempad, con contenuti educativi studiati per bimbi anche piccolissimi, a partire dai 3 anni, i quali possono collegarsi a Internet ma facendo un uso protetto della tecnologia. Ai genitori, oltre al parental control, sono “concessi” lo spegnimento programmato, la scrematura delle app scaricabili e il monitoraggio dei progressi del pupo. Sempre in questa categoria va segnalato Furby, gioco interattivo di nuova generazione, best seller 2013, capace di dialogare con l’omonima app; accanto a lui fenomeni come Cupets, Flying Fairy e Canta Tu, una consolle karaoke, quest’ultima, ormai tradizionale che quest’anno vestirà i panni dell’arcinota, tra le bambine, star dello spettacolo Violetta.
Sempre molto in auge anche i giochi considerati più “intelligenti”, ovvero che impegnano maggiormente la creatività del bambino. In questa categoria rietrano i building sets, le costruzioni, da sette anni in crescita sospinte dalle nuove linee e dagli evergreen noti a tutti. Per gli amanti dei giochi da tavolo (sei milioni di scatole vendute ogni anno!), se ne trovano ancora di storici riverniciati a nuovo come L’allegro Chirurgo o Trivial Pursuit, per non parlare del Monopoli, il più celebrato di tutti i tempi, totalmente personalizzabile nella nuova edizione, My Monopoly, con app e sito web.
Più cinema che web. Almeno fino ai 7-8 anni di età, Internet e i social network rappresentano un punto di riferimento crescente per i giocattoli, ma restano la televisione e il cinema le vere “palestre” per i gusti dei bambini. In due ore al giorno mediamente trascorse davanti al piccolo schermo i nostri figli assorbono tutto e poi sono pronti a scrivere le loro letterine a Babbo Natale. Per i maschietti, sono i personaggi i più amati: i Ninja, tornati di moda dopo un periodo buio, i Transformers e i Dragons che quest’anno beneficiano dei film usciti su di loro. Poi il filone dei supereroi con Spiderman e Capitan America su tutti, ma non scherzano neanche gli Avengers… Per i più piccoli a tirare sono i “collezionabili” come My little pony, mentre si percepiscono i primi segnali di un possibile tramonto per l’era di Peppa pig, per il regno di Hello Kitty e per l’epopea di Cars.
Se passiamo invece alle bimbe, ecco rispuntare le “fashion dolls” del calibro di Barbie, in lieve calo ma pur sempre in testa nella top ten assoluta del 2013. Assieme a Cicciobello è il simbolo degli intramontabili. Un suo ambitissimo playset come “La casa dei sogni” arriva a costare sui 300 euro. Vanno forte anche i playset dedicati alla cucina, sempre sulla scia dei successi televisivi. Tra le “nuove bambole“, invece, salgono le quotazioni di Violetta, e tra le principesse quelle di Frozen, dopo il grosso boom del film di animazione che si è piazzato in vetta agli incassi del botteghino.ù
dicembre 2014