Il sacco a pelo giusto? Dipende dalla temperatura
Il cambiamento del clima in senso tropicale suggerisce di non sottovalutare la scelta del sacco a pelo che deve essere comodo possibilmente ma anche proteggere dagli sbalzi di temperatura. In questa chiave va riconsiderata la scelta del modello e soprattutto va studiata bene l'etichetta.
Sono solitamente tre o quattro le temperature che vi sono riportate sopra e che vengono calcolate senza abbigliamento e senza la copertura data dalla tenda: il limite superiore, ovvero il limite di temperatura sopra il quale un uomo normale inizia a sudare; il livello comfort; il limite sotto il quale si inizia a sentire freddo; il limite estremo. Quanto alla forma, ci sono sacchi a pelo a mummia che offrono scarsa mobilità ma consentono di sopportare le temperature più rigide, e sacchi a pelo rettangolari che agevolano i movimenti e sono facilmente accoppiabili tramite cerniere ma avvolgono di meno. Da non sottovalutare il cappuccio e il termocollare che evita all’aria fredda di entrare nel sacco. Ma soprattutto l'imbottitura interna, che può essere in poliestere (conferisce minor peso al sacco a pelo), cotone (aggiunge morbidezza), lana o piuma d'oca (aumentano i gradi di calore).
Questi ultimi sono i cosiddetti sacchi a pelo invernali che nel caso di un'imbottitura estraibile sono sfruttabili anche nelle stagioni più miti.