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Gli italiani e la tecnologia: un amore chiamato smartphone

Ragazzi_con_smartphone.jpgGli italiani tornano a spendere per i prodotti tecnologici e per gli articoli di elettronica per la casa: è certamente questa una delle principali novità della prima metà dello scorso anno, secondo il rapporto Coop 2015. Analizzando i consuntivi relativi ai primi sei mesi dell’anno, si registra un recupero apprezzabile del giro d’affari (+4,5% rispetto allo stesso periodo 2014) e delle quantità vendute (+2,2%), un netto balzo in avanti dopo un 2014 ancora a tinte fortemente negative.

Oltre che dalla telefonia e dai dispositivi tecnologici (tablet, PC e smartphone non arrestano la rapida ascesa), la ripresa passa dai consumi di elettrodomestici, con volumi in crescita (+3% di media, secondo l’Osservatorio Findomestic) per tutti i comparti principali (lavaggio, freddo, cottura). E con una peculiarità: l’orientamento dei consumatori è quello di privilegiare nelle scelte di acquisto prodotti a risparmio energetico e ad elevato contenuto tecnologico, molto spesso nella loro versione “smart”.
Lo dimostra la diffusione su larga scala delle asciugatrici (+50% solo nell’ultimo anno), delle lavatrici con funzione di ecolavaggio (in grado di utilizzare acqua fredda con gli stessi risultati del lavaggio in acqua calda ma con notevole risparmio energetico) e ancora dei piani cottura ad induzione in luogo di quelli alimentati a gas.

Nell’ambito dei piccoli elettrodomestici, il cui giro d’affari è arrivato ad approssimare la cifra di 1,3 miliardi di euro, degno di nota è il rimbalzo delle Kitchen Machines (+6%): in un contesto di diffusione della cultura del cibo “fatto in casa”, tali apparecchiature, molto simili a quelle utilizzate nella ristorazione professionale, consentono a chi in famiglia si occupa della preparazione dei cibi di cimentarsi in produzioni culinarie più evolute e di sperimentare piatti con un maggior livello di complessità nella realizzazione.

Ancora più interessante il boom messo a segno da spremiagrumi e centrifughe (+16,5% in volume), a suggerire un crescente interesse degli italiani per una forma di alimentazione sempre più attenta alla salute, alla naturalità ed alla integrità degli ingredienti di base.

Per contro, un comparto in evidente sofferenza è quello che fa capo al materiale fotografico (reflex e compatte digitali), il cui calo nei primi mesi del 2015 (sono stati venduti circa 400 mila dispositivi, un quarto in meno in confronto allo scorso anno, secondo rilevazione Gfk) è da attribuire principalmente alle elevate prestazioni tecniche fornite dalle fotocamere integrate negli smartphone che tendono a renderne superfluo l’acquisto, soprattutto per gli amatori. Discorso sostanzialmente analogo per le TV (-8,4% in quantità): tale arretramento è da attribuire alla oramai avvenuta sostituzione dei vecchi modelli e alla diffusione dello streaming via internet (in molti casi film, serie TV e programmi vengono fruiti direttamente dai dispositivi mobili).

gennaio 2016

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