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Gli italiani acrobati della spesa

Italiani, acrobati della spesa
Il rapporto Coop 2012 su consumi e distribuzione evidenzia un ulteriore calo dei consumi alimentari sul totale di spesa delle famiglie

Uno degli aspetti più interessanti, se così possiamo dire, di questa crisi, è la maggiore attenzione della gente agli sprechi. Così a fronte di un aumento medio dei listini del 4% (nel primo semestre 2012) le famiglie sono riuscite a contenere l’incremento del costo della loro spesa al 2,5%, che significa il risparmio di 1 miliardo di euro. In questo contesto diminuisce ancora la quota destinata ai consumi alimentari (nel 2011 siamo al 14,2% sul totale delle spese famigliari).
Evidentemente si fa più attenzione a ridurre quell’8% di cibi e alimenti che finisce sprecato per diversi motivi.
«Il taglio è frutto di una maggiore attenzione nella scelta dei prodotti e delle quantità acquistate così da sfruttare le promozioni, cogliere i vantaggi del marchio commerciale (che nel caso di Coop cresce con grande successo) e appunto evitare gli sprechi», commenta Albino Russo, responsabile dell’ufficio studi di Ancc. I più colpiti dall’austerità gastronomica sono pesce, cereali e frutta. In compenso, nell’ultimo anno, è cresciuta l’attenzione al fresco: la spesa di prodotti deperibili è aumentata dell’1,4% a parità di quantità acquistate. Lo stesso dicasi per ortofrutta, carne, salumi e formaggi.
Le famiglie cercano il risparmio salvando però, quando è possibile, qualità e benessere che deriva da una alimentazione sana.
«C’è una cosa alla quale noi non possiamo rinunciare, ed è il nostro modello alimentare, da tutti riconosciuto come il più evoluto sia a livello europeo che mondiale – questo ci insegna la crisi sempre secondo Albino Russo –. Infatti, pur essendo oramai lontani dai vertici europei per livello totale dei consumi, siamo il paese con la spesa alimentare più elevata d’Europa. Il consumatore italiano sta utilizzando tutti i mezzi a disposizione per ottimizzare il proprio "carrello della spesa", alla ricerca del massimo risparmio, ma senza trascurare l’attenzione verso la qualità».
Ed è per questo che il Rapporto Coop definisce gli italiani "acrobati della spesa". Non a caso l’84% dichiara di aver modificato i propri comportamenti di acquisto nell’ultimo anno.
Mediamente si fa la spesa una volta ogni due giorni (al Sud anche più spesso), acquistando solo l’essenziale e senza riempire troppo il frigorifero, cercando di utilizzare gli alimenti prima della scadenza, pianificando attentamente gli acquisti, scegliendo confezioni più piccole o divisibili.

 

  

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