Devo usare un soffiatore o un aspiratore per pulire il giardino dalle foglie cadute? Al contrario di quanto potrebbe sembrare di primo acchito, non è l’aspiratore munito di sacco che si riempie in un battibaleno la miglior soluzione. Gli andrebbe preferito il soffiatore/aspiratore che permette di convogliare prima le foglie passando su una superficie anche ampia, e poi di raccoglierle. Accanto alla tracolla regolabile e al controllo elettronico della velocità, c’è poi sempre la possibilità di selezionare la funzione di aspirazione per risolvere situazioni particolari in cui si farebbe troppa polvere: ad esempio sotto un marciapiede o per eliminare foglie e legnetti setacciando il giardino punto per punto. Ma è meglio che sia a batteria o con motore a scoppio?
I modelli a scoppio, più potenti, sono adatti a gestire spazi dai 500 mq in su; quelli elettrici, con il cavo, sono più indicati per terrazzi o piccoli giardini; altri ancora, a batteria, per soffiare/aspirare giardini fra 200 e 600 mq, con un’autonomia fino alle 3 ore di utilizzo consecutivo. La maggior parte dei soffiatori elettrici in commercio ha una potenza tra i 2.500 e i 3.000 watt, mentre per quelli a miscela si misurano i cubi d’aria sviluppati, che variano dai 25 centimetri ai 70 per le macchine più professionali. Importante, in ogni caso, è controllare l’impugnatura e la maneggevolezza dell’attrezzo, che c’è anche in versione con trituratore incorporato per alleggerire il sacco di raccolta. Se ci sono alberi da potare o siepi da ridurre con il decespugliatore multifunzione, inoltre, c’è da valutare se non sia più utile, piuttosto, un biotrituratore che ingloba fogliame e ramaglie di piccola sezione e produce sacchi di cippato, cioè legno in scaglie da utilizzare per la pacciamatura o per alimentare stufe a biomassa.
Via i rami secchi Dopo un’estate così calda e siccitosa, c’è voglia di nuove piante e terriccio buono. Poi bisogna tagliare i rami secchi e accorciare un po’ le chiome, altri lavori tipici del giardinaggio autunnale. Chi lo interpreta come un hobby per mantenersi in forma, usa per questo troncarami e svettatoi a mano. Un passo oltre c’è la motosega elettrica (con cavo o senza) o a benzina. Il suo pregio è far guadagnare tempo e precisione, riducendo di molto la fatica.
Sul mercato sono presenti modelli a batteria che facilmente eguagliano in potenza i loro equivalenti con motore a scoppio, con il vantaggio della leggerezza. Inoltre, sebbene serva ugualmente riempire il serbatoio di olio lubrificante, con l’elettrico si risparmia la preparazione anticipata della miscela e si evitano le “ingolfature” periodiche a cui vanno soggetti i modelli a benzina. I quali, però, restano ai primi posti nelle vendite: motoseghe piccole per lavori poco frequenti di minipotatura, di media potenza per la sramatura vera e propria. Altro parametro da controllare è la lunghezza della barra, che determina anche quella del taglio e va rapportata al lavoro da fare e alla potenza dell’attrezzo. Fondamentale, infine, è il freno catena che ci protegge in caso di contraccolpo.
Mano al portafoglio
Soffiatore/aspiratore di foglie elettrico: da 40 a 70 € circa
Motosega elettrica 2.400 watt o a scoppio: da 100 a 150 € circa
Decespugliatore: da 100 a 200 € circa
Biotrituratore: a partire da 120 €