Presto sarà possibile vendere e acquistare online i farmaci da banco senza obbligo di prescrizione medica. “Si tratta di una novità assoluta per l’Italia che renderà il nostro mercato allineato a quanto già avviene in altri Paesi d’Europa”, dice l’Agenzia italiana del farmaco. La vendita a distanza sarà permessa solo a farmacie e negozi che hanno già titolo alla vendita di farmaci e sono quindi presenti sul territorio nazionale. Le farmacie online saranno riconoscibili attraverso un logo di sicurezza.
Tale logo, conforme alle indicazioni definite dall’Unione Europea, avrà la funzione di garantire che il venditore online sia un soggetto che abbia già titolo a commerciare farmaci ai sensi ella normativa vigente.
Il consumatore – spiega l’Aifa – prima di effettuare qualsiasi acquisto su internet di farmaci non soggetti a prescrizione dovrà verificare in primo luogo la presenza del logo comune che sarà linkato alla lista ufficiale di tutte le farmacie online che operano legalmente, registrate presso il Ministero della Salute.
L’Agenzia del farmaco sottolinea l’importanza di continuare a monitorare e contrastare la contraffazione farmaceutica e spiega che l’Italia è uno dei Paesi in cui i controlli sulle farmacie online illegali sono già in vigore ben prima del recepimento della recente normativa europea.
Per l’Unione Nazionale Consumatori si tratta di una buona notizia. Sostiene il segretario dell’associazione Massimiliano Dona: “Finalmente l’E-commerce arriva anche nelle farmacie. Una garanzia per i consumatori che in questi anni hanno acquistato illegalmente farmaci via internet e che hanno subito truffe, acquistato medicinali contraffatti e messo gravemente a rischio la loro salute. Il successo degli acquisti online è dovuto alla facilità e comodità di poter acquistare da casa, 24 ore su 24. Ma il consumatore non deve mai mettere in secondo piano la sicurezza e la salute. I dati, purtroppo, ci dicono che sono in aumento i farmaci illegali venduti in Italia tramite internet. E’ di pochi giorni fa il sequestro di 93.000 prodotti, per un controvalore di mezzo milione di euro. La vendita tramite le farmacie rappresenta, quindi, un primo argine contro questa pratica pericolosa e dannosa”.