Consumatori dei prodotti naturali e biologici, attenzione al ‘greenwashing‘ (letterlamente una patina di credibilita’ ambientale) il fenomeno per il quale viene spacciato per naturale ciò che di naturale ha ben poco. A dirlo a Expo è Natrue, l’Associazione Internazionale per la Cosmesi Naturale e Biologica che, insieme a un gruppo di marchi che operano nel settore della cosmesi ‘green’ ha organizzato il convegno “Bell’Essere naturale, biologico e certificato”. “Packaging, colori, parole chiave fuorvianti come ‘bio’ e persino l’ordine con cui vengono nominati gli ingredienti, tutto ciò contribuisce a ingannare il consumatore, approfittando del fatto che la sua domanda di ‘naturalità‘ è sempre più forte, anche nel settore della cosmesi” ha spiegato la manager di Natrue Francesca Morgante. “Ma in questo settore – ha precisato – non esiste ancora una norma condivisa e riconosciuta da tutti”.
Leggere la lista degli ingredienti, secondo Morgante, non basta, “perché uno stesso ingrediente può avere processi di produzione differenti. Ma parabeni, fenossietanolo e tutto ciò che deriva dal petrolio non può dirsi naturale o bio”. “Come Natrue – ha concluso Morgante – cerchiamo non solo di fare pressione su Bruxelles, affinché si arrivi a un protocollo comune che definisca cos’è natura-bio, ma anche di educare il consumatore, per portare avanti l’importanza di una cosmesi naturale e certificata“.
fonte: ansa