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Contro la crisi, torno in cucina a farmi la conserva

Conserve.jpgGli italiani sono tornati in cucina. Lo si è capito, già da qualche tempo, dall’impennata delle vendite degli ingredienti “primari” come farina, uova, zucchero, burro… Ora Coldiretti – dopo aver commissionato una specifica indagine a Swg – rileva che sono 9 milioni gli italiani che quest’anno, al rientro dalle vacanze, indosseranno il grembiule e si metteranno al lavoro in cucina, tra pentole e vasetti, per preparare in casa conserve, succhi e marmellate, e garantirsi così un’alimentazione più genuina, riducendo gli sprechi e risparmiando nel tempo della crisi. ”Il ritorno di comportamenti virtuosi come la preparazione delle conserve in casa è forse l’unico aspetto positivo della crisi a tavola” sottolinea la Coldiretti. Nel 2013 si assiste infatti al ritorno degli italiani all’autoproduzione di alcuni cibi secondo una tradizione del passato che sembrava destinata a perdersi ed è invece tornata di grande attualità di fronte ai ripetuti scandali alimentari e all’esigenza di ottimizzare i bilanci familiari. Il risultato – continua la Coldiretti – è un aumento del tempo trascorso in cucina con ogni italiano che secondo l’indagine dedica alla preparazione dei cibi oltre 7 ore alla settimana. Una maggiore attenzione rispetto al passato viene riservata alla scelta delle materie prima che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati di Campagna Amica. Ma la vera novità degli ultimi anni è l’interesse crescente delle nuove generazioni, con molte giovani coppie desiderose di apprendere le tradizioni dei nonni. Una ‘fame’ di informazioni testimoniata dai 1,4 milioni di italiani che dichiarano di partecipare a community web dedicate alla cucina, mentre la crisi vede impegnati due italiani su tre (65%), a evitare gli sprechi, secondo le elaborazioni Coldiretti-Swg. Dalla salsa di pomodoro, alle marmellate, agli ortaggi sott’olio o sott’aceto, la regola del fai-da-te insegna che la materia prima deve essere di qualità, meglio se a chilometro zero.

5 settembre 2013 – fonte ansa

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