Lo butto o non lo butto? Quante volte ci siamo chiesti se quella bolletta, quel documento, quel vecchio scontrino vanno conservati… Ebbene niente più dubbi. Dal sito dell’Adoc, un utilissimo vademecum che riporta per ogni bolletta, ricevuta o quietanza un tempo di conservazione minimo entro il quale l’autorità di riferimento può richiederle al consumatore come giustificativo delle spese o che comunque vanno conservate per essere usate dallo stesso consumatore in caso di controversie.
Ecco qui la miniguida per non sbagliare con la burocrazia domestica.
23 luglio 2013 – fonte: adoc