La grigliata è condivisione attorno a un fuoco. Poche cose sono uscite rafforzate dagli anni bui della pandemia come il piacere, rituale e un po’ tribale, di stare insieme a sbraciolare all’aria aperta. Si prevede che il mercato globale delle bistecche e dei girarrosti, che dal 2012 al 2021 ha registrato una crescita continua, lieviterà fino a circa 5 miliardi di dollari nel 2026.
Ed ecco allora spuntare barbecue di tutti i tipi e dimensioni, accanto ai classici in muratura: dai piccoli da tavolo ai modelli più grandi, con le ruote. La trasportabilità è il concetto forte. Gambe pieghevoli, montaggi senza uso di viti, il bbq che si piega a valigetta modello picnic e la borsa a pareti interne rimovibili che lo protegge in viaggio evitando di sporcarsi. E si moltiplicano attrezzi e accessori, come quelli contenuti nel catalogo Estate Coop: non solo spazzole e forchettoni, ma anche lo starter accendi brace che va riempito di carbone e l’orologio per portare l’hamburger alla temperatura desiderata.
Rispetto soltanto a una decina d’anni fa, i serial grill… er (se ne contano a milioni in Italia, ma la cifra esatta nessuno la sa) si sono spostati verso forni a carbonella – nettamene prevalenti sull’uso del gas tipico di americani e nordeuropei – leggeri e da campeggio, fino ai semplici minigrill con il paravento piazzabili ovunque. Meglio che siano aperti o chiusi? Quelli aperti sul lato anteriore agevolano l’accesso alla brace ma, per contro, sono più instabili e poco adatti ai grandi tagli di carne. Quelli chiusi creano un calore avvolgente e una buona affumicatura, grazie al coperchio, e sono più stabili, ma la griglia è fissa e la gestione della brace più complicata.
Culture diverse dalla nostra hanno contribuito probabilmente al successo del bbq in versione “mobile”, ma ci sono anche tradizioni autoctone che si estendono. Una su tutte: gli arrosticini abruzzesi. Le fornacelle (cioè i cuocispedini a canaletta) sono entrate così in assortimento su www.cooponline.it, con o senza barbecue integrato. Tra le cotture da esterno “che ritornano” (non presenti ancora sul sito di Coop) c’è il coppo e, tra i sistemi emergenti, il piccolo ma potente forno a razzo, conosciuto anche come stufa a razzo poiché può riscaldare gli esterni (in tempi di crisi energetica), oltre che sfornare pasti. La disposizione del locale caldaia consente una combustione particolarmente efficace (la fiamma non si spegne mai). Brucia un po’ tutto: legnetti, foglie secche e cartone.
Pericolo di fumo. Ma è sempre consentito fare fuochi e grigliate all’aria aperta? I divieti cambiano a seconda delle città italiane, che emettono ordinanze per i periodi in cui i livelli di polveri sottili e Co2 sono molto elevati, soprattutto d’inverno. Nelle aree verdi pubbliche o private – come parchi, giardini o boschi – il barbecue è vietato, invece, generalmente per prevenire il rischio di incendi e proteggere l’ambiente. È perciò sempre consigliabile usare le aree attrezzate e seguire alcune buone pratiche. Se si vive in condominio, la prima è consultare il regolamento interno e poi assicurarsi che i fumi non disturbino i vicini. È bene sapere che i dispositivi a gas o elettrici producono meno fumo e odori (esistono appositi barbecue da balcone); che la carne magra e marinata sprigiona meno grasso il quale, a contatto con i tizzoni ardenti, produce il fastidioso fumo nero; e ricordarsi di pulire il barbecue dopo l’uso, smaltendo correttamente i residui di brace.