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Addio vecchia tv: e l’ambiente?

A partire dal 21 dicembre, con la dismissione dei canali con codifica Mpeg-2, tutti i canali tv del digitale terrestre Per liberare e cedere la banda 700 Mhz alla telefonia mobile per il 5G, l’Unione europea ha avviato la transizione al secondo digitale terrestre (da Dvb-T1 a Dvb-T2), con l’obiettivo di continuare a trasmettere la stessa quantità di canali nonostante la riduzione delle frequenze. Al momento, per il nostro Paese, è previsto un “calendario” con due tappe chiave.

Dal 20 ottobre scorso è in corso il primo passaggio tecnologico dalla codifica Mpeg-2 a quella Mpeg-4, per cui chi ha televisori non idonei all’alta definizione (Hd), già non vede più alcuni canali trasmessi in Hd (come Rai 4, TgCom 24 e altri). La sostituzione completa della Mpeg-2 sarà probabilmente ultimata a marzo, quando chi non avrà tv e decoder compatibili con Hd non vedrà più alcun canale. Chi già oggi riceve i canali in alta definizione (come Rai 1 Hd, Canale 5 Hd, ecc.) non ha bisogno di sostituire la tv in questa fase. Per verificare che la propria tv o il decoder supportino l’Hd, basta andare sui canali 501 per Raiuno Hd, 505 per Canale 5 Hd, 507 per La7 Hd. Se almeno uno è visibile, l’apparato riceve l’Hd e consentirà di vedere i programmi Mpeg-4.
Più impattante sarà il secondo passaggio tecnologico, che prevede l’approdo graduale a un unico standard di trasmissione Dvb-T2 entro il 2022. Da gennaio 2023 per continuare a vedere tutta l’offerta televisiva occorreranno tv conformi al nuovo standard Dvb-T2 Hevc-Main 10. Lo sono sicuramente i televisori acquistati dopo il 22 dicembre 2018. Per sapere se la propria tv è già adeguata si possono visualizzare i canali di test 100 e 200: se appare la scritta “Test Hevc Main10”, l’apparato è compatibile e non occorre fare nulla. Altrimenti, per continuare a fruire dell’intera programmazione purtroppo occorrerà sostituire la televisione o, scelta meno costosa e più ecologica, acquistare un apposito decoder. Prima di effettuare sia questo che il test precedente, è sempre consigliabile effettuare la ri-sintonizzazione dei canali.

In generale, è bene sapere che i vecchi apparecchi – che sono RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) domestici – devono essere conferiti dai cittadini presso i centri di raccolta pubblici. In alternativa, una normativa semplificata ha introdotto la regola “uno contro uno“: quando si acquista un televisore, il negozio deve ritirare quello vecchio gratis. Il cliente deve solo rilasciare i propri dati anagrafici per un apposito schedario del negozio, dove si registra anche la tv da portare a un impianto di recupero autorizzato. Per i rifiuti da piccoli elettrodomestici non è obbligatorio acquistarne uno nuovo ma si possono conferire negli appositi contenitori che i punti vendita autorizzati devono esporre nella propria area vendita. Unico vincolo: si applica solo nei negozi con una superficie dedicata a apparecchi elettrici ed elettronici superiore ai 400 metri quadrati.

Quanto all’impatto ambientale di questo cambiamento, c’è da considerare che le televisioni e gli elettrodomestici consegnati nei negozi Coop non vanno nelle discariche, ma vengono avviati al recupero, per il riciclo di componenti e materiali, tramite i Sistemi Collettivi aderenti al Centro di Coordinamento RAEE. Questi prodotti, dunque diventati RAEE, sono compresi nei quantitativi che vengono rendicontati ogni anno dai consorzi stessi e che indicano la percentuale nazionale di recupero dei RAEE, per gli obiettivi di sostenibilità della Ue.

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1 Commento. Nuovo commento

  • la tecnologia avanza. si potrebbe comprare solo il decoder .pero’ se il televisore ha piu’ di dieci hanni, non conviene. avresti un incentico solo di circa 30m euro. invece se compri un televisore nuoco e gli port indietro quello da rottamare, ti danno fino al 30 % del prezzo di quello nuovo. esempio se il televisore costa diciamo circa mille euro ,si ha lo sconto massi mo di 300. stessa cosa per gli altri importo

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