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Cambio gomme, pneumatici quattro stagioni o invernali?

Ottobre è il mese in cui si programma il cambio degli pneumatici. Da metà novembre, infatti, scatta sulla maggior parte delle strade italiane (la normativa è articolata e regolata da ordinanze locali) l’obbligo di viaggiare con a bordo le catene o, ancora meglio, di aver montato le gomme invernali che aumentano il livello di sicurezza sul bagnato e sui fondi ghiacciati. Come molti sanno, gli invernali sono efficaci a una temperatura inferiore ai 7 gradi centigradi, mentre al di sopra “soffrono” fenomeni di cristallizzazione e di usura anticipata.

Se abitate in località caratterizzate da inverni miti o vi siete chiesti perché il periodo di obbligatorietà (che dura fino al 15 marzo) non si adegui al cambiamento climatico – che sta alzando un po’ ovunque le temperature medie – c’è una soluzione valida in alternativa agli pneumatici invernali. Sono gli “all seasons”, o multistagione, di nuova concezione, che riportano sul copertone  la sigla M+S (Mudd+Snow=Fango+Neve) richiesta dalle normative europee per viaggiare in superstrade/autostrade senza catene. Gli all seasons di ultima generazione hanno mescole e battistrada completamente ri-progettati e con una scolpitura particolare (vedi disegno a lato e foto sopra). In commercio dal 2015, assicurano prestazioni superiori ai multistagione più classici, e  chi li usa può dire addio senza rimpianti al doppio cambio annuale.

Non si addicono soltanto ad aree urbane o di pianura con temperature miti. Oltre al fattore climatico, altri criteri che ne suggeriscono l’acquisto sono se si percorrono pochi chilometri l’anno, tra i 10 e i 15mila, o se si possiede un 4×4 a trazione integrale su cui le prestazioni risultano più che sufficienti. Grazie alle nuove tecnologie, i  “quattro stagioni” stanno erodendo quote di mercato agli stagionali: hanno conquistato tra il 20 e il 25% delle vendite negli scorsi e questo, secondo gli esperti, sarà il loro anno, in un mercato in grande movimento dove il 65% degli automobilisti del vecchio continente – dicono le statistiche – ancora non sostituisce le gomme estive con quelle invernali, per pigrizia o per sottovalutazione del rischio.

Il risultato dei test e il calcolo dei costi I test effettuati dall’ente tedesco di supervisione tecnica GTÜ promuovono le nuove mescole che, contenendo una maggiore quantità di silice, riescono ad essere morbide anche con temperature rigide o comunque inferiori ai 7 gradi, mentre per ridurre l’aquaplaning presentano un numero più alto di lamelle e scanalature. Più alto, ma non eccessivo, in modo da non far esplodere i consumi nei mesi estivi per via del troppo attrito.

Queste migliorie tecniche, rapportate all’aderenza sull’asfalto e agli spazi di frenata, fanno concludere i tecnici tedeschi che «non ci sono riserve importanti per quanto riguarda la sicurezza. Gli “all seasons” garantiscono la mobilità anche in inverno, assicurando i requisiti obbligatori nella stagione fredda, e si pagano i costi». Pe la rivista tedesca Auto Bild, perciò, «vale sicuramente la pena di prenderli in considerazione al momento del cambio-gomme, sapendo, però, che si ottiene quello che si paga (cioè che i risultati sono convincenti sui prodotti top di gamma, meno sui più economici asiatici, ndr) e che gli estivi e gli invernali dedicati non possono essere ancora battuti in alcune aree di prestazione specifiche».

Per quanto riguarda il prezzo, quello dei “quattro stagioni” è leggermente inferiore nel caso di prodotti premium e di seconda fascia, mentre per i marchi di primo prezzo o “smarcati” la differenza con gli invernali è quasi nulla. Va considerato, inoltre, che in tasca rimane il centinaio di euro (tra sostituzione e rimessaggio dal gommista) del doppio cambio evitato degli stagionali.

Quanto alla somma dei chilometri percorsi e ai consumi di carburante, qualche contraccolpo è inevitabile visto che gli “all seasons” anche di ultima generazione sono comunque un compromesso: per avere un’aderenza accettabile sia d’estate che d’inverno, si sacrifica la riduzione dei consumi estivi e si limita la durata nel tempo.

Mano al portafoglio
205/55 R 16 (il formato più venduto) “all seasons”
Da 700 a 85 € circa

 “invernali”
Da 70 a 90 € circa

Tag: Automobile, carburante, pneumatici, gomme

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