Le violenze sessuali e la loro gravità sono in aumento in Italia? Una domanda più complessa di quel che sembra, perché non sempre, infatti, la percezione del fenomeno corrisponde alla realtà dei fatti, Anche perchè sono diverse le questioni da tenere presente quando si procede a una valutazione obiettiva.
Di sicuro sono in aumento le denunce, anche se resta difficile individuare il cosiddetto “numero oscuro”, cioè tutti quei casi che non vengono riferiti alle autorità competenti. L’ultimo rapporto del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno dice che la violenza sessuale, in tutte le sue forme, negli ultimi dieci anni registra una crescita: “L’incremento, significativo, si è attestato al 40%, con 6.291 eventi nel 2022 a fronte dei 4.488 del 2013”.
Vittime degli abusi sessuali sono quasi per il 90% donne e, in un terzo dei casi, minorenni; oltre la metà ha meno di 24 anni. I reati, sottolinea il ministero, sono stati denunciati in tutto il territorio nazionale, ad eccezione di Valle d’Aosta, Molise e Basilicata, ma emerge una maggiore concentrazione nelle regioni del nord. Una quota relativamente piccola degli episodi di violenza sessuale (129 nel 2022, circa il 2%) avviene ad opera di un gruppo.
Quanto ai numeri effettivi, si stima siano molto più elevati. Secondo un sondaggio sulla violenza di genere realizzato questa estate da Swg per il Tg La7, al 64% delle donne è capitato di subire molestie e attacchi sessuali: il 59% ha ricevuto apprezzamenti sessuali non graditi, il 35% si è sentita in pericolo temendo un’aggressione sessuale, il 26% è stata toccata nelle parti intime contro la sua volontà, il 24% è stata baciata senza che lo volesse.