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Stop ai test sugli animali per i cosmetici

Cosmetici.jpgStop definitivo ai test dei cosmetici sugli animali. Scatta oggi il divieto totale previsto dal nuovo regolamento europeo . E dall’11 luglio sulle etichette dei prodotti di bellezza ci saranno anche informazioni più chiare sulla scadenza (che verrà indicata con un nuovo simbolo, la clessidra) e l’eventuale presenza di ingredienti “nano”, di dimensioni inferiori ai 100 micron (usati soprattutto nei solari), sui quali ancora si discute circa la loro sicurezza.

Gli imprenditori italiani di Unipro ed europei di Cosmetics Europe sono a favore del bando totale dei test sugli animali e ritengono che rechi beneficio a tutti, consumatori, animalisti e stesse industrie. “Per noi il tema non è nuovo – ha detto Luca Nava, responsabile area tecnico normativa di Unipro – l’Europa è già da tempo animal free, ma da lunedì non potranno essere più venduti nei paesi europei neache quei prodotti i cui ingredienti sono stati testati sugli animali in Paesi extra europei. Ora attendiamo le indicazioni della Commissione europea che, oltre a confermare il divieto, indicherà alle imprese come procedere per garantire la sicurezza degli ingredienti nuovi sull’uomo”.

“Il divieto imposto nell’Unione Europea – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – segnerà una pagina importante a livello mondiale per il superamento dei tanti, troppi, e spesso inutili esperimenti fatti sulla pelle degli animali: le aziende cosmetiche utilizzeranno altri metodi per testare i vari prodotti, diventando così un esempio per tutti i settori che continuano, invece, ad utilizzare lo strumento della sperimentazione infliggendo agli animali terribili sofferenze”.
Legambiente torna dunque a ribadire il no all’obbligo di sperimentazione animale. “Sono ancora troppi in tutto il mondo – aggiunge Muroni – gli animali inutilmente usati come cavie da laboratorio, senza con ciò garantire maggiore sicurezza per la salute l’ambiente. Ci auguriamo pertanto che il divieto imposto dall’Ue alle imprese cosmetiche, settore all’avanguardia nella ricerca senza utilizzo di animali, apra una profonda riflessione anche negli altri Paesi, negli altri settori economici e ancor più nel mondo della ricerca affinché capiscano ciò che i cittadini chiedono loro: ossia maggiore rispetto per gli animali e garanzia di solidità e ripetibilità di nuove conoscenze, cosa che la sperimentazione animale sempre più spesso non offre. L’Europa lo ha capito, ora spetta agli altri Paesi rompere questo tabù e perseguire la strada dell’innovazione”.

Fonte: helpconsumatori

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