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Solidarietà per l’Emilia ferita

Solidarietà per l'Emilia ferita

Coop e la cooperazione moblitati per sostenere le popolazioni vittime del sisma. Oltre alla raccolta fondi, anche altre iniziative di sostegno, specie pensando alla filiera agro-alimentare

Cooperazione e solidarietà sono due parole perfettamente sovrapponibili. La cooperazione è nata per dare risposte concrete ai bisogni delle persone, fondando il suo agire proprio su un’idea di solidarietà. Naturale dunque che Coop e la cooperazione più in generale si siano mobilitate di fronte al drammatico terremoto che ha colpito soprattutto l’Emilia Romagna, tra Modena e Ferrara, ma anche diverse zone della Lombardia e del Veneto. Zone, tra l’altro, dove Coop e la cooperazione sono presenti e profondamente radicate e sono un tassello fondamentale di un tessuto sociale ed economico così ricco, coeso e solidale.
Questa presenza della cooperazione significa anche che la violenza del sisma non ha risparmiato diverse strutture cooperative. Da quelle che operano nel campo agro-alimentare (per tutti basta citare i danni ai caseifici), ai diversi negozi, in particolare di Coop Estense, ma anche di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Reno, danneggiati dalle scosse prima, e poi coinvolti da interventi per la messa in sicurezza rispetto alle nuove normative emanate dal Governo.

La raccolta fondi tra i soci
Ma torniamo alla solidarietà. La mobilitazione di Coop ha assunto diverse forme, la prima delle quali è una raccolta fondi tra i soci, dal titolo "Noi ci siamo", cui hanno aderito tutte le cooperative del distretto adriatico aderenti all’Accda (Coop Estense, Coop Adriatica e Coop Consumatori Nordest e Coop Reno) e quelle del distretto nordovest (Coop Liguria, Nova Coop e Coop Lombardia). Al momento in cui scriviamo la raccolta è appena partita (siamo ai primi 130 mila euro) e nei prossimi numeri vi daremo il resconto delle somme raccolte.
Le modalità della raccolta prevedono che al momento di pagare la spesa si possa decidere di aggiungere un proprio contributo il cui importo comparirà sullo scontrino (o di cui verrà data apposita ricevuta). Nelle cooperative dove è possibile, i soci possono anche decidere di devolvere i punti raccolti e trasformarli in un contributo alle popolazioni terremotate. Altre cooperative hanno aderito all’iniziativa attraverso donazioni dirette, confluite sempre sul medesimo conto corrente di "Noi ci siamo".
"La destinazione dei fondi raccolti da Coop sarà stabilita, d’intesa con gli enti locali, non appena il quadro dei danni e delle priorità della ricostruzione sarà un po’ più definito. La nostra intenzione, dichiarata nel lanciare la raccolta e condivisa con i nostri soci, – spiega il presidente di Accda, Massimo Bongiovanni – è quello di destinare i nostri aiuti al ripristino di strutture scolastiche e socio-assistenziali". 

C'è anche una maglietta
In aggiunta alla raccolta fondi, nei punti vendita Coop, dai primi di luglio sarà anche in vendita una maglietta ideata dal grafico carpigiano Orisandro Pappalardo e lavorata da aziende della zona colpita dal sisma. La maglietta gioca sul celebre slogan I love Emilia, ma al posto del cuore c'è una cazzuola, come simbolo della volontà di ricostruire e ripartire di un intero territorio. Il prezzo di vendità sarà di soli 5 euro, e di questa somma 1 euro e mezzo sarà destinato alle popolazioni terremotate. 

Collaborazione con la Protezione civile
Oltre alla raccolta di fondi, un altro capitolo importante è che Coop è da subito entrata in rapporto con la Protezione civile per garantire adeguate e tempestive forniture di cibo, acqua e altri generi di prima necessità ai campi e alle tendopoli allestite nei diversi centri. Un apposito gruppi di lavoro è stato costituito proprio per facilitare i rapporti e rispondere alle richieste nel modo più tempestivo.
Le richieste hanno riguardato anche aspetti particolari, come cibo per celiaci, latte in polvere per l’infanzia o reperire celle frigorifere per conservare il cibo nei campi. Coop ha poi fatto da tramite tra alcuni suoi fornitori e la Protezione civile per consegnare merce donata ai terremotati da queste aziende. Da un autotreno di pasta a confezioni di tè, da cibo per cani e gatti, a pannolini per neonati. Si tratta di un elenco in costante evoluzione.

Sostegno all'agroindustria
Un altro capitolo fondamentale dell’impegno Coop per sostenere le zone colpite dal terremoto è quello relativo al mondo agro-industriale. Dalle zone colpite vengono infatti produzioni di alta qualità e proprio i magazzini crollati, pieni di forme di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano sono diventate uno dei simboli di questa tragedia. Basti pensare che le forme cadute sono oltre 600 mila, 4 i caseifici lesionati per un danno complessivo superiore ai 150 milioni di euro.
Coop Italia si è subito attivata definendo un accordo sia col consorzio di produttori di Parmigiano reggiano e poi con i produttori di Grana padano per contrastare fenomeni di speculazione, garantendo di continuare gli acquisti ai prezzi precedenti al sisma, di modo da garantire agli agricoltori una certezza di entrate.
In più, da metà giugno è partita una vendita promozionale di confezioni di Parmigiano della solidarietà e contrassegnate da un bollino blu. Per ogni confezione venduta Coop destinerà un euro alle popolazioni terremotate, con un obiettivo di raccogliere ben 500 mila euro in totale. A luglio, nella seconda metà del mese, l’iniziativa sarà replicata col Grana Padano e anche qui per ogni confezione venduta (a prezzi promozionali) Coop donerà un euro ai terremotati. Obiettivo in questo caso 400 mila euro, che dunque, sommati a quelli del Parmigiano si avvicinano al milione di euro.   
 



Dario Guidi

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