L’Italia è ancora nel tunnel della crisi e i bilanci delle famiglie sono sotto pressione. Il quadro complessivo non induce al facile e ingiustificato ottimismo: la diminuzione del reddito disponibile reale nell’arco di appena 6 anni supera il 10% (-10,2%), la disoccupazione è alle stelle (ha toccato il 12% nei primi mesi del 2013, ai massimi dal 1977) e sono soprattutto i più giovani sotto i 18 anni di età a rischiare l’esclusione sociale. Peggio di noi in Europa solo i coetanei bulgari, rumeni, ungheresi e delle piccole Repubbliche del Baltico, meglio di noi persino i greci e gli spagnoli. Sono questi alcuni dei principali temi che illustrano il Rapporto Coop 2013 “Consumi e distribuzione”.
Per Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, che ha presentato il Rapporto, senza un’azione del governo a sostegno della domanda interna e un forte impegno degli operatori economici più importanti, a partire dalle banche, chiamati a sostenere le famiglie non ci sarà una ripresa significativa del paese. Aumentare l’IVA, come realizzare qualsiasi non selettivo altro provvedimento fiscale, sarebbe un errore molto grave. D’altro canto è indispensabile che l’industria e la distribuzione italiane lavorino insieme per sostenere la ripresa: l’industria può ridurre i prezzi e i margini in percentuale, scommettendo su un possibile aumento dei volumi, mentre la distribuzione deve trasferire senza aggravi il valore sui consumatori.
Tra i cambiamenti in atto nei consumi, il Rapporto segnala il boom degli acquisti on line: l’abbigliamento registra il +41% di acquisti attraverso il web, +19% per il settore tecnologico. Il Rapporto segnala anche l’incremento del fenomeno del baratto, sempre – ovviamente – on line. L’italiano ama sempre di più il cibo etnico e ha tirato fuori un’anima tutta verde: si fa se può l’insalata in casa e predilige i prodotti bio.
Per Coop comunque l’orizzonte è fosco. “Nonostante si venga da anni di flessioni elevate – si legge nel Rapporto – la ripresa dei consumi alimentari e non alimentari non ci sarà.: la stima Coop per il prossimo anno è di un ulteriore -0,5% nel food e -6,1% nel non food, su una base 2013 già in significativa contrazione.
6 ottobre 2013 – fonte: e-coop.it