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Ogm, Italia chiede lo stop all’autorizzazione per il mais Monsanto

mais.jpgIl Ministro della Salute Renato Balduzzi ha inviato richiesta di effettuare una nuova valutazione del Mon810 alla luce delle ultime linee guida, definendo adeguate misure di gestione obbligatorie per tutti gli utilizzatori di tali Ogm. Nel frattempo ha chiesto lo stop all’autorizzazione del mais Mon810.
Dal canto suo il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ha commenta: “Il Ministero della Salute ha dato seguito alla nostra richiesta, chiedendo alla Commissione europea la sospensione d’urgenza dell’autorizzazione alla messa in coltura di sementi di Mais Mon810 in Italia e nel resto dell’Unione europea. Quando parliamo della possibilità di coltivare Ogm in Italia, dobbiamo tenere ben presente – ha proseguito il Ministro – che l’opinione pubblica, i consumatori e le stesse rappresentanze degli agricoltori hanno espresso una posizione negativa sulla questione. Abbiamo il dovere di essere particolarmente rigorosi, a tutela dei consumatori e degli agricoltori italiani”. “Prendo anche atto con grande soddisfazione del mutato atteggiamento del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, sugli organismi geneticamente modificati. Questo ci consentirà – ha spiegato Catania – di proseguire con maggiore forza nella direzione che era stata già intrapresa, collaborando con tutte le istituzioni e le rappresentanze politiche e sociali, allo scopo di salvaguardare l’identità e la ricchezza che sono alla base del successo dell’agroalimentare italiano”.
Il Presidente della Coldiretti Sergio Marini commenta positivamente l’atteso sprint finale del Governo, che “è avvenuto grazie al pressing delle Associazioni, dei Partiti  e delle Istituzioni unite nella coalizione “Liberi da Ogm”. “Nonostante le resistenze si è rafforzato – sottolinea Marini – il fronte dei cittadini impegnati nel tutelare l’agricoltura e il territorio da forme di inquinamento genetico per assicurare la competitività delle nostre produzioni tradizionali e di qualità. Non va dimenticato che, sulla base dell`indagine Coldiretti-Swg, quasi sette italiani su dieci considerano oggi gli organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali”.
Soddisfazione espressa anche dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori“.

(5/4/2013) Fonte Help Consumatori

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