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Nuove detrazioni Irpef, il “guadagno” è di 8 euro

Portamonete.jpgDalle nuove detrazioni Irpef si avrà un “beneficio” medio di 8 euro al mese e solo per il 38% dei contribuenti. I più “fortunati”  saranno coloro che hanno un reddito imponibile Irpef annuo di 15 mila euro, che avrebbero 14 euro in più al mese in busta paga. Una miseria, che neanche copre l’aumento dell’Iva al 22%. Questi i “vantaggi” in busta paga previsti dalla Legge di Stabilità: le stime si rincorrono e sono tutte abbastanza simili. Critiche Federconsumatori e Adusbef: fra cuneo fiscale e Trise (la nuova service tax) le famiglie pagheranno più di quanto riceveranno.
Secondo i primi calcoli della Cgia di Mestre, il taglio del cuneo fiscale potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. Nel dettaglio, per i lavoratori dipendenti con un reddito imponibile Irpef annuo di 15.000 euro, pari ad uno stipendio mensile netto di 971 euro, il vantaggio sarebbe di 172 euro all’anno, che si tradurrebbe in 14 euro mensili in più in busta paga; per un dipendente con un reddito annuo di 20.000 euro, equivalente a uno stipendio mensile netto di 1.233 euro, il vantaggio fiscale annuo sarebbe di 151 euro (13 euro al mese); per i redditi più elevati, sino ad arrivare alla soglia limite dei 55.000 euro, i vantaggi fiscali si dovrebbero progressivamente ridurre fino ad arrivare a importi mensili pressoché inconsistenti. Per i redditi minimi non si avrebbe alcun vantaggio fiscale, per un reddito imponibile Irpef di 10.000 euro (pari a un netto mensile di 710 euro) il “bonus” avrebbe la stratosferica somma di 4 euro al mese.

Critiche Federconsumatori e Adusbef: il bilancio fra cuneo fiscale e Trise (la nuova service tax) fa sì che quello che le famiglie saranno chiamate a pagare sarà superiore a quanto riceveranno. Spiegano le due associazioni: “Con un’abilità degna del miglior prestigiatore il governo ha mascherato, con la rimodulazione della tassazione immobiliare la Service Tax (che ora si chiama Trise e comprende la Tari, già gravata dal nuovo record per il tributo ambientale sulla casa, una tassa provinciale commisurata alla superficie degli immobili e pagata come addizionale alla Tares fissata dall’aliquota massima del 5% dalle province che dovevano essere sciolte),un pesante tributo che si aggiunge all’Imu e  che colpirà anche gli inquilini oltre che i proprietari, coinvolgendo anche la prima casa (nessuno sa da quali poste contabili arriveranno i 2,4 miliardi necessari a evitare il pagamento della rata Imu di dicembre), cancellando le detrazioni per i familiari a carico. Il Governo prestigiatore con una mano eroga 98 euro di cuneo fiscale l’anno (poco più di 8 euro al mese), con l’altra toglie con la Trise centinaia di euro, stangando così lavoratori e pensionati, con tributi da 182 euro l’anno (per un lavoratore dipendente in affitto) a 900 euro per un pensionato con la casa di proprietà”.

Non molto dissimili sono i calcoli di Confesercenti:  “La Legge di Stabilità è stata un’occasione in parte mancata, con scelte non all’altezza della lunghezza e gravità della crisi. E con un beneficio fiscale estremamente ridotto, che esclude lavoratori autonomi e piccole imprese per offrire ai soli 15,9 milioni di lavoratori dipendenti interessati dall’intervento (il 38% del totale dei contribuenti) sgravi medi di 8 euro al mese”. L’intervento previsto dal Governo esclude da ogni beneficio gli incapienti, ovvero i contribuenti troppo poveri per usufruire delle detrazioni d’imposta, e i pensionati; esclusi anche i lavoratori con reddito oltre 55 mila euro. In pratica, sono esclusi coloro che più soffrono la crisi e coloro che potrebbero rilanciare i consumi. Le persone che potranno usufruire dell’aumento delle detrazioni d’imposta, spiega Confesercenti, sono solo 15,9 milioni, ossia circa il 38% dei contribuenti. “La possibilità che l’aumento delle detrazioni possa tradursi in una ripresa dei consumi e in un rilancio della domanda interna è quindi praticamente inesistente”, commenta l’associazione.

21 ottobre 2013 – fonte: helpconsumatori

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