Secondo una ricerca Confcommercio sarebbero 13mila i quintali di pane buttato ogni giorno in Italia a fine giornata, essendo impossibile riciclarlo regalandolo ad associazioni benefiche e mense dei poveri. A stabilirlo è una circolare del ministero della Salute che impone a chi ha prodotto il pane di smaltirlo come rifiuto. Ben che vada, può essere riutilizzato come cibo per animali.
Insomma, secondo Coldiretti il 25% del pane prodotto viene buttato, anche se sono oltre 4 milioni le persone che in Italia sono state costrette a chiedere aiuto per mangiare nel 2013.
Coop ha cercato e trovato, in parte, il modo per aggirare questa norma che per fortuna si limita al pane. In molti grandi punti vendita, infatti, la produzione degli impasti lievitati avviene all’interno, e dunque l’eventuale smaltimento può essere evitato prima della scadenza del prodotto attraverso la donazione alle mense dei poveri, anche grazie a speciali nullaosta concessi dalle Usl locali.
Ma Coop fa lotta allo spreco anche recuperando prodotti alimentari che per motivi vari (confezioni danneggiate, etichette deteriorate) non possono più essere posti in vendita, pur mantenendo inalterate le proprie caratteristiche nutrizionali e igieniche, assegnandoli a titolo gratuito ad associazioni di volontariato che operano sul fronte della povertà e del bisogno. Sono infatti sempre di più i negozi che, sull’intero territorio nazionale, si sono organizzati per raccogliere e distribuire gli invenduti (544 nel 2012, 52 in più rispetto al 2011) ad un totale di 813 associazioni Onlus, che hanno permesso di assistere oltre 140.000 persone in difficoltà, per un valore complessivo di merce donata al prezzo di vendita pari a 26.553.683 euro.
23 aprile 2014