Ci sono ancora ostacoli al pieno dispiegarsi della concorrenza nel settore bancario che impediscono una riduzione dei prezzi a vantaggio del consumatore finale. E’ la conclusione dell’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) che segnala come in realtà esistano differenze sino a 180 euro nei costi di tenuta di un conto.
Secondo l’Antitrust negli ultimi anni si è assistito ad una evoluzione più competitiva del settore ed i consumatori potrebbero ottenere risparmi significativi se sfruttassero queste possibilità, ma soprattutto per mancanza di informazioni la cosa non succede. Occorre intervenire, secondo l’Antitrust, anche sulle lentezze nella chiusura di un conto: per quanto i tempi si siano ridotti, è sufficiente avere una carta di credito o la Viacard per vederli dilatare anche fino a 37 giorni. Vanno infine scissi i legami tra conti correnti e altri prodotti.
Dall’indagine (condotta su 52 banche e 14.500 sportelli) , emergono prezzi in calo solo per talune tipologie di correntista e per determinati periodi. Una sostanziale riduzione dei prezzi mediani, relativamente ai conti allo sportello, si è verificata esclusivamente per i giovani (-19%) mentre una discesa meno rilevante si è registrata per le famiglie e i pensionati con operatività minore, rispettivamente -2,8% -3,6%), anche se,spiega l’Antitrust, tali diminuzioni non risultano essere di particolare rilievo.
Al contrario i costi salgono, soprattutto per alcuni profili, nelle banche di maggiori dimensioni, dove si concentra il 70% dei conti correnti. I prezzi di tenuta e movimentazione di un c/c sono compresi, a seconda del suo utilizzo (quindi in funzione del profilo di correntista) tra un minimo di 53 ad un massimo di 111 euro.
L’indagine conferma la convenienza (-30%) dei conti online rispetto a quelli tradizionali in termini assoluti con punte che superano il 40% per i giovani, e le famiglie e i pensionati con operatività bancaria maggiore.
Il tasso di mobilità dei correntisti risulta compreso tra il 10% e il 12%, in linea con i risultati disponibili a livello europeo, e sostanzialmente stabile nel corso degli anni. Ne deriva un elevato grado di dispersione dei prezzi: per i conti allo sportello, la differenza tra il prezzo massimo e minimo è almeno pari a 100 euro ma può anche superare i 150 euro, fino ad arrivare a 180 euro, a secondo del profilo del correntista.
(12/9/2013)
L’Antitrust, costi dei conti correnti ancora troppo alti

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