L’8 febbraio del 2022 è stata approvata praticamente all’unanimità un’importante riforma della nostra Cosituzione – la legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1 – che ha visto la modifica per la prima volta nella storia della Repubblica degli articoli 9 e 42, che sono due principi fondamentali della Carta. È stato infatti inserito in Costituzione il principio di “giustizia intergenerazionale” che è strettamente correlato allo sviluppo sostenibile.
Le modifiche sanciscono dunque l’obbligo della Repubblica di adoperarsi per questo obiettivo, anche in un’ottica di giustizia verso le future generazioni. Nell’articolo 9 si afferma che “La Repubblica (…) tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Nell’articolo 41 si afferma adesso che “L’iniziativa economica privata (…) non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente” e che “la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
È una riforma davvero importante, che sancisce il dovere di andare tutti – in primis le istituzioni e la politica ma anche gli operatori economici, sociali e istituzionali – nella direzione tracciata dall’Onu con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nell’Agenda 2030. Grande risultato, quindi, perché la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi sono oggi dei diritti costituzionali, dei principi chiave con cui si garantisce il benessere per i cittadini di oggi e per le future generazioni.
Nei fatti gli effetti della riforma costituzionale impongono che “qualsiasi legge e qualsiasi non legge sia valutata alla luce di questi principi”, che vuol dire che una norma contraria alla tutela dell’ambiente o alla biodiversità potrebbe essere portata davanti alla Corte costituzionale per essere dichiarata incostituzionale o, viceversa, si potranno richiedere formalmente leggi presentate in Parlamento a favore di questi principi.
Sarà ora fondamentale che vengano definiti strumenti e modalità per l’adeguamento della legislazione vigente alle nuove norme costituzionali, ma anche che si provveda all’istituzione di una Commissione parlamentare di vigilanza e proposta per l’attuazione degli articoli modificati. Lo stesso presidente Sergio Mattarella, nel discorso di insediamento per il secondo mandato, ha invitato il governo a rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale, e a porre le basi di una stagione nuova di crescita sostenibile del nostro Paese e dell’Europa.