Attualità

La denuncia: le banche reintroducono il “massimo scoperto”

Bancomat.jpgRicordate la commissione di massimo scoperto, cancellata a norma di legge (e a furor di popolo…) nel 2012? Ora le banche provano a cambiare il nome al balzello per reintrodurlo surrettiziamente. Lo denuncia Federconsumatori in una nota: “La CMS, la famigerata commissione di massimo scoperto finalmente cancellata nel 2012, viene ora reintrodotta in sordina sotto il nome di CIV (acronimo di Commissione d’istruttoria veloce). In pratica – spiega sempre Federconsumatori – agli aumenti di spese su fidi e sconfini già avvenuti all’indomani dell’abolizione della famigerata commissione, a distanza di pochi mesi viene reintrodotta sotto il nome di CIV una commissione che le banche possono chiedere a chi sconfina sul conto. Commissioni che, ad oggi, hanno raggiunto livelli inauditi. Possono essere richiesti anche 50 Euro se si sfora per un solo giorno. Un comportamento intollerabile, ai limiti dello strozzinaggio, che tra l’altro non trova alcuna giustificazione nell’attuale situazione in cui versano le banche. Infatti i titoli e le obbligazioni dei maggiori istituti volano in borsa.

“Inoltre – ricorda l’Associazione – le banche continuano ad incassare lauti guadagni sia grazie all’ingiustificato aumento dello spread sui mutui (passato in pochi anni dall’1 al 3%, con un crescita inversamente proporzionale a quella dei tassi di riferimento Euribor e Eurirs), sia grazie all’applicazione di costi dei mutui e dei conti correnti ai livelli più elevati d’Europa”.
“Chiediamo – conclude Federconsumatori – che il Governo e l’ABI intervengano il prima possibile, per definire un immediato calmieramento dei costi ed avviare una seria politica di confronto con quanto avviene in tale settore a livello europeo”.

Se poi ci interessa approfondire il tema delle banche andiamoci a rileggere un’inchiesta di Altroconsumo su come le banche concedono i mutui.

09 gennaio 2013 – fonte: Federconsumatori

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