Ad Alessandria, grazie ad un progetto ideato dalla cooperativa Pausa Cafè assieme a Coop Piemonte, Coop Liguria e Coop Lombardia e Eataly, i detenuti del carcere di San Michele sfornano 300 chili al giorno di pane. Il pane potrà essere acquistato nei punti vendita delle cooperative partner del progetto.
Il pane viene impastato con farine piemontesi che rispettano lo standard di lavorazione ecosostenbili. Significa ad esempio che i grani vengono macinati a pietra e ciò permette di mantenere le caratteristiche nutrizionali del germe Il risultato è un pane fatto con acqua e farina e certificato biologico. Il sale è francese e di tipo integrale. Il mulino si trova nel cuneese.
Il forno è costato più di 300mila euro, finanziati in gran parte dalla Compagnia di San Paolo e dalla Cassa Ammende (dove finiscono i soldi delle multe) del ministero.
I panificatori sono cinque detenuti che hanno imparato il mestiere – per cui vengono regolarmente retribuiti – da un maestro panificatore. Elena Lombardi Vallauri, direttore del carcere, dice: “La realizzazione di questo progetto ha animato positivamente i detenuti, sia quelli coinvolti nel lavoro sia quelli che ne sono a conoscenza, perché da sempre il pane è il segno della condivisione. Di questo parere anche Felice De Chiara, commissario della polizia penitenziaria: “L’iniziativa appaga anche il nostro lavoro, perché pensare che solo una parte dei detenuti possa accedere a lavori di questo genere attenua criticità e tensioni”.
10 giugno 2013