Attualità

In caso di violenza, cosa fare e chi chiamare

I numeri di emergenza da chiamare in caso di violenza sono anzitutto quello dei Carabinieri (112), della Polizia di Stato (113) e dell’emergenza sanitaria (118). Poi, importantissimo, c’è il numero Antiviolenza Donna 1522. Istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità è attivo 24

 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con operatrici che parlano italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. A questo numero viene offerta una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale, come ad ese

mpio i Centri Antiviolenza. Ricordiamo che viene considerata violenza anche quella psicologica, per distruggere l’autostima della donna, isolarla dal mondo, renderle la vita impossibile sul luogo di lavoro, nel rapporto coi figli o con la famiglia di origine. Oppure c’è la violenza economica, che viene agita con lo stretto controllo delle risorse finanziarie della vittima, rendendola dipendente in tutto e per tutto dal suo aguzzino.

Ma cosa fare in caso di aggressione fisica con schiaffi, calci o pugni, o oggetti contundenti o ferite da arma da taglio? Occorre recarsi al Pronto Soccorso più vicino e farsi rilasciare un referto dal medico di turno. Oppure farsi visitare dal proprio medico di fiducia o da qualsiasi altro medico che accerti e documenti l’accaduto, data ora e circostanze. Sarà una prova molto importante in caso di processo penale in seguito a denuncia della violenza.

E se le vittime sono vicine a noi – vicine, amiche, parenti – per aiutarle, occorre anzitutto informarsi. Saperne di più è indispensabile per dare consigli validi. Utile un sostegno concreto come leggere insieme informazioni sul tema, offrendosi di accompagnarle in un Centro Antiviolenza. E se rivolgersi a un avvocato fa paura a chi non ha possibilità economiche, va sempre ricordato che, per questi casi, esiste il patrocinio gratuito.

Tag: donne, violenza contro le donne, centri antiviolenza, 1522

Condividi su

Lascia un commento

Dicci la tua! Scrivi nello spazio qui sotto cosa pensi dell’articolo, la tua opinione è importante per noi.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Ho letto la policy privacy e accetto il trattamento dei miei dati personali

Iscriviti alla
newsletter

di Consumatori

Ricevi ogni mese via mail la rivista digitale e le notizie più interessanti

;