Attualità

In arrivo un’invasione di cavallette, colture a rischio

cavalletta.jpgIn alcune aree dell´Italia è tornata l’ottava piaga biblica: le cavallette. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti nel segnalare che per il momento gravi problemi si registrano dal Vicentino, dove il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio sui Colli Berici, al Pesarese sulle colline del Montefeltro. Le condizioni climatiche hanno favorito – sottolinea la Coldiretti – uno sviluppo anomalo di questi insetti che ricordano le “invasioni bibliche” del passato e causano gravissimi danni alle campagne, ma che possono raggiungere anche le città. Essendo polifaghe, se numerose, le cavallette – sottolinea la Coldiretti – possono danneggiare non solo le piante spontanee, ma anche il mais e la vite e i prodotti dell’orto. Ad essere colpiti – rileva la Coldiretti – sono soprattutto gli ortaggi, ma anche l’erba medica e, in generale, i foraggi per gli animali e non sono risparmiate neanche le foglie di vite. In questi giorni di caldo umido le cavallette si sono moltiplicate a dismisura e sono affamate: con il loro micidiale apparato masticatore nel giro di pochi giorni sono in grado di divorare decine di ettari di coltivazioni. Per fermare l’invasione non è sufficiente intervenire con i normali strumenti colturali a disposizione delle aziende agricole ma – sostiene la Coldiretti – bisogna invece agire direttamente nei luoghi di diffusione e proliferazione. Le infestazioni di cavallette dipendono anche dall’abbandono delle zone collinari e montane con l´aumento degli incolti degradati, l’habitat ideale per la riproduzione delle cavallette, favorita da inverni miti e scarsamente piovosi. Per frenarne l’invasione – informa la Coldiretti – è importante la prevenzione nel periodo autunno-inverno praticando lavorazioni al terreno per la distruzione meccanica degli involucri nei quali sono contenute le uova che vengono deposte a una profondità di 5-6 centimetri e possono permanere nei terreni più soffici anche per quattro-cinque anni. Per combattere gli attacchi sono stati sperimentati– segnala la Coldiretti – anche metodi naturali con il ricorso a fagiani e faraone che sono ghiotti dei fastidiosi e famelici insetti. Tre o quattro faraone per un ettaro di terreno – sostiene la Coldiretti – sono sufficienti per formare un gruppo efficace per sconfiggere l’attacco delle cavallette. Nei mesi scorsi le cavallette – fa sapere la Coldiretti – hanno invaso dapprima l’Egitto e poi il Negev israeliano. In metà dell’isola del Madagascar la vegetazione è stata spazzata via”.

8 agosto 2013 – fonte: Coldiretti

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