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“Impegnati con determinazione in una battaglia di dignità”

Ministro_Martina.jpg“Contrastare il caporalato e il lavoro irregolare in agricoltura è una battaglia di civiltà che possiamo e dobbiamo vincere. Insieme, con l’agricoltura sana protagonista e in prima linea.

Già lo scorso marzo, con Coop Italia, abbiamo presentato la campagna ‘Buoni e giusti’. Una iniziativa importante che si inserisce nell’ambito delle azioni che come Governo stiamo portando avanti da tempo per coinvolgere sempre di più istituzioni, imprese, sindacati e associazioni creando un fronte comune.

Tutti siamo chiamati ad un salto di responsabilità.

Prevenzione e repressione devono andare di pari passo e per questo serve una strategia condivisa.

In tal senso ora possiamo contare su uno strumento in più. Insieme ai Ministri dell’Interno Alfano e del Lavoro Poletti abbiamo, infatti, siglato un protocollo con il quale mettiamo in campo azioni di prevenzione che si concentrano nei territori più problematici del Mezzogiorno.

Un accordo che poggia su due pilastri cardine: creare nuovi modelli di accoglienza e assistenza materiale soprattutto dei lavoratori stagionali, insieme all’ulteriore rafforzamento dei controlli nei campi, già aumentati del 59% nel 2015.

Far uscire le persone da luoghi degradati, lavorare sui trasporti e fornire assistenza, anche sanitaria, sono le priorità alle quali vogliamo dare una risposta concreta con il coordinamento dalle prefetture.

Con il Corpo forestale dello Stato e l’Arma dei Carabinieri, poi, diamo vita a delle task force operative che in 15 territori a rischio rafforzano e affiancano l’Ispettorato nazionale del lavoro.

Più uomini e più mezzi impegnati nelle campagne. Ma ancora non basta.

È fondamentale andare avanti con l’esame della legge, attualmente al Senato, per poter intervenire con norme penali che prevedono la confisca dei patrimoni, la responsabilità degli enti, l’arresto in flagranza e l’introduzione del controllo giudiziario sulle aziende interessate. L’obiettivo è alzare ancora di più il livello di contrasto proprio come abbiamo già fatto con la mafia.

Tutti i cittadini nel nostro Paese hanno diritto al lavoro e spetta a noi, come Governo, promuovere le condizioni per rendere effettivo questo diritto. Tutelandone la dignità”.

 

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