La cooperazione ha mille volti. Come quello della cooperativa Norandino che in Perù unisce oltre 7.500 piccoli produttori di caffè, cacao e zucchero che operano sulle terre una volta destinate alla coltivazione della coca. Grazie al Fair trade, il commercio Equo e solidale e alla decisiva partnership con Coop, i contadini della Norandino, sono riusciti a consolidare la loro esperienza e a sfuggire alla dittatura di chi specula sul prezzo di questi prodotti. Una speculazione che finisce con lo scaricarsi sui produttori che sono l’ultimo anello della catena.
Una storia di emancipazione e riscatto è anche quella di Sewa Federation che, in India, rappresenta 106 cooperative che danno lavoro a oltre 100mila donne, offrendo aiuto e competenze per ottenere piccoli capitali per avviare attività, attrezzature e strumenti tecnologici, ma anche servizi. Insomma l’obiettivo è renderle autosufficienti in una realtà dove le donne sono spesso emarginate.
Ma cooperazione è anche la Park Slope di New York. Qui nel quartiere di Brooklyn, dal 1973, è attivo un punto di vendita cooperativo in cui possono comprare solo volontari che nel contempo prestano anche ore di lavoro gratuito per far funzionare il negozio. Così, nello stesso luogo, a volte si va a fare la spesa, a volte si va a fare i cassieri e a volte a esporre la merce sugli scaffali. Dunque, quella dei 16 mila membri, è un’autogestione accompagnata da un intenso lavoro di incontri aperti a tutti i soci per affrontare e coordinare le attività.