I meloni prodotti in Senegal e venduti lo scorso anno nei supermercati Coop di tutta Italia hanno contribuito alla costruzione di un nuovo presidio sanitario, nel villaggio di Santè Tasset, non lontano dalla capitale Dakar.
Una parte del ricavato è infatti stato utilizzato per ricostruire il presidio medico del villaggio, e rendere così a tutti gli abitanti più facile ricevere le prime cure. La distanza dall’ospedale di Dakar non è molta, ma lo stato della strada rende quei chilometri spesso eccessivi per chi ha bisogno di assistenza immediata. Ecco allora l’idea che dalla vendita dei meloni si potesse portare un «beneficio» a tutta la popolazione e la cifra raccolta è stata di 43.000 euro.
Il vecchio presidio medico era in condizioni pessime, logorato dagli anni e non più utilizzabile in sicurezza. In Italia è stato realizzato il progetto, e un costruttore locale con maestranze locali lo sta realizzando. I tempi si sono allungati perché, dopo accurati controlli, assieme al sindaco di Santè Tasset ed ai progettisti si è deciso che, quella che doveva essere una ristrutturazione, si trasformasse in una costruzione ex novo. Il sindaco ha chiesto che la nuova struttura venisse ricostruita in una zona del villaggio più funzionale e più ampia.
Il nuovo presidio sarà pronto, arredato e inaugurato prima della fine di maggio, anche perché tutti sono al lavoro con entusiasmo e competenza. In più la stagione delle piogge è terminata e questo permette di lavorare tutti i giorni senza interruzioni.
Sono già arrivati in Senegal gli arredi per le nuove stanze. Mentre si sta ancora cercando una ambulanza, possibilmente un fuoristrada, perché per affrontare le strade della regione, anche verso Dakar, c’è necessità di un mezzo con queste caratteristiche.
Ma la campagna di aiuti sostenuta dalla vendita dei meloni del Senegal, cui tutti quanti possono contribuire, ripartirà anche quest’anno. Con il contributo 2015 si acquisteranno strumenti per realizzare analisi mediche nel villaggio. Lo slogan della campagna 2015 sarà quindi “Adesso arrediamolo”. Sarà così possibile, per il medico e gli infermieri che prestano servizio nel villaggio, poter fare la diagnosi dopo analisi mediche e prestare le prime cure. Si tratta di acquistare strumenti che da noi sono di routine, ma che qui possono arrivare solo grazie al contributo esterno.
Qualche settimana fa è morta l’ideatrice del progetto, Cristina Masini Cherici. Coop Italia, la ditta Francescon, la Fondazione Giovanni Paolo II hanno pensato di dedicarle il nuovo presidio sanitario; lei che lo aveva fortemente voluto e che nonostante la sua malattia fino all’ultimo ha voluto che fosse realizzato bello e funzionale, per tutti gli abitanti del villaggio in particolare per i bambini e le donne.
marzo 2015