Illegalità, malaffare, violenza: tutto a danno degli animali. E’ un lungo catalogo di violenze organizzate, spesso sistematiche e seriali, che mietono migliaia di animali ogni anno, quello analizzato nel quindicesimo Rapporto Zoomafia 2014, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV (la Lega antivivisezione). Secondo Ciro Troiano, autore dell’opera “I traffici legati alla sfruttamento degli animali, rappresentano un’importante fonte di guadagno per i vari gruppi criminali. Parliamo di diversi miliardi di euro all’anno”.
Tra i capitoli più rilevanti il traffico di cuccioli che secondo l’indagine è la prima emergenza zoomafiosa. Questo perché i confini tra commercio legale e traffico illegale sono labili e molte volte, dietro importazioni legali e autorizzate si celano, tra i meandri di documentazione, certificati e passaporti, animali clandestini.
Nei Paesi di origine i cuccioli vengono comprati per pochi euro, spesso arrivano ammalati e accompagnati da falsi pedigree e da documentazione contraffatta. La regia del business fa capo a gruppi organizzati che importano gli animali e li smerciano attraverso venditori compiacenti: sono circa 2000 i cani che ogni settimana vengono importati in Italia. Tenendo presente solo i casi seguiti dalla Lav sono 670 circa i cuccioli sequestrati (dal valore complessivo di circa 530mila euro) e 77 le persone denunciate nel 2013.
Altro capitolo quello delle corse clandestine di cavalli, con gare di sforzo, animali stramazzati a terra e abbandonati sulla strada, doping, scommesse illegali, furti e macellazioni abusive. Nel 2013 Lav denuncia una diminuzione delle attività di polizia giudiziaria: è stata bloccata solo una corsa clandestina e una gara di forza, 23 persone denunciate e 25 cavalli sequestrati. Di contro c’è stato uno spregiudicato aumento del numero di video sulle corse pubblicati in Internet e delle segnalazioni e denunce pubbliche che non hanno sortito effetto.
Dal 1998 ad oggi, per questi reati, sono state denunciate 3321 persone, 1228 cavalli sequestrati e 107 corse e gare clandestine bloccate.
Altro settore di infiltrazione della criminalità organizzata è quello delle corse ippiche ufficiali, dove l’illiceità delle attività può riguardare sia la gestione delle scommesse sia la gestione delle stesse corse anche con la pratica del doping sugli animali. Sono in media circa 180 all’anno i cavalli che corrono in gare ufficiali che risultano positivi in seguito alle analisi antidoping.
Altro capitolo quello dei combattimenti tra cani, un fenomeno mai sconfitto, ma che per un periodo è sicuramente diminuito. I segnali ora sono di una recrudescenza. Dopo anni c’è stata una complessa attività investigativa ad opera della Procura di Palermo che ha applicato anche misure cautelari personali. Nel 2013 sono stati sequestrati 16 cani per attività inerenti i combattimenti, è stato interrotto un combattimento in corso e sono state denunciate 12 persone di cui un minorenne.
Per saperne di più sul rapporto della Lav http://www.lav.it/news/allarme-zoomafia-i-dati-del-nuovo-rapporto-lav-traffico-di-cuccioli-1-emergenza
(19 agosto 2014)