Uno degli elementi decisivi per il benessere dei nostri quattrozampe è il cibo. Ma quale? Meglio quello industriale o quello fatto da noi? E che succede se i nostri amici hanno qualche problema di salute? Ci siamo tolti tutti questi dubbi intervistando uno che di diete feline e canine se ne intende: Giuliano Zaghini, ordinario di zootecnia e docente di allevamento degli animali da compagnia all’Università di Bologna.
Professor Zaghini, meglio preparare il cibo per i nostri animali (cani e gatti) da soli, con materie prime scelte da noi, o somministrare loro pasti pronti, cioè scatolette, crocchette eccetera? L’alimentazione costituisce sicuramente un importante momento d’interazione con il proprio animale di casa e la possibilità di preparare i pasti in modo “casalingo”, con ingredienti freschi, rappresenta un’esperienza assai gratificante per il proprietario. Tuttavia, questa gestione alimentare può mostrare alcuni elementi di criticità, quali ad esempio l’aspetto igienico-sanitario ed il corretto soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali dell’animale. Per sopperire a questi potenziali limiti, una valida alternativa è rappresentata sicuramente dall’alimentazione industriale. In commercio esistono, infatti, prodotti sia secchi (croccantini) che umidi (patè, bocconcini) formulati ad hoc, igienicamente sicuri, facilmente conservabili ed in grado di offrire un’alimentazione completa e bilanciata e di soddisfare pienamente i fabbisogni del pet, nelle sue diverse declinazioni di specie, razza, taglia, età, e stile di vita.
I cibi industriali devono essere eventualmente integrati con qualcosa di fresco ogni tanto? Gli alimenti preparati definiti “completi” soddisfano totalmente i fabbisogni nutrizionali del pet, se dati nelle corrette quantità. Qualora si desideri offrire al proprio cane o al proprio gatto una dieta mista (cioè in parte industriale ed in parte “casalinga”), è necessario considerare l’apporto calorico e nutrizionale dell’una e dell’altra, per non incorrere nel rischio di offrire un’alimentazione sbilanciata, carente di alcuni nutrienti o, al contrario, eccedente il fabbisogno dell’animale.
Quali sono gli errori da non fare? È necessario, in primo luogo, considerare i reali fabbisogni del proprio animale ed evitare un eccesso di alimento (in considerazione anche dei fuori pasto, che attualmente sono di gran moda) che in breve tempo è destinato a tradursi in condizioni di sovrappeso, o peggio ancora, di obesità, una vera e propria patologia destinata a peggiorare la qualità di vita dell’animale. Inoltre, è bene ricordare che alcuni ingredienti quali cioccolato, aglio e cipolla, risultano tossici per cani e gatti e, quindi, devono assolutamente essere evitati.
Cosa fare, nel caso si debba far dimagrire i nostri animali? Con quali espedienti? Occorre in primo luogo rendere consapevole il proprietario che le condizioni di sovrappeso e di obesità possono compromettere nel tempo la salute dell’animale. È necessario quindi ridurre l’apporto calorico offerto con il cibo ed aumentare il dispendio energetico, incoraggiando l’attività fisica del nostro animale, proprio come si fa in campo umano (ad esempio, favorendo le passeggiate nel cane o stimolando il gioco nel gatto). La gestione alimentare può essere facilitata attraverso l’offerta di alimenti industriali specificamente formulati, a densità energetica ridotta, in grado di garantire un’alimentazione completa e bilanciata ma, al tempo stesso, favorente il senso di sazietà.
I nostri animali vivono molto più a lungo che in passato. Che tipo di accorgimenti mettere in atto nel caso di soggetti anziani? Per questa categoria di soggetti, che oggi è circa il 20% della popolazione animale, può essere ragionevole apportare alcune modifiche alimentari. In particolare, è necessario garantire un’alimentazione altamente digeribile, caratterizzata da un apporto limitato di grassi, da una quota proteica adeguata e di ottima qualità (per contenere la perdita di massa magra dell’animale) e da una certa quantità di fibra necessaria per evitare fenomeni di stipsi. Questi alimenti sono inoltre arricchiti di alcuni particolari nutrienti: acidi grassi omega 6 e 3, oligoelementi (zinco, ad esempio), vitamina E, carnitina, taurina (in particolare nel gatto) ed altri anti-ossidanti, in grado di supportare la funzionalità del sistema immunitario e cardio-circolatorio. Ancora, gli alimenti industriali per animali senior sono spesso integrati con precursori delle cartilagini (condroitin-solfato e glucosamina, in particolare) per migliorare la salute e la funzionalità del sistema articolare.