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Disagi da “caldicidio” sugli Intercity, Assoutenti chiede i danni

Treno_Clado.jpg“Chiedo a Trenitalia il riconoscimento di un bonus pari ad una mensilità di abbonamento da utilizzarsi per quanto riguarda gli abbonamenti mensili nel mese di settembre 2015 e nel caso di abbonamenti annuali al momento del rinnovo di tale abbonamento”: è quanto chiedono i Comitati pendolari federati Assoutenti che hanno messo online oggi il modulo per chiedere i danni da “disagi da caldicidio” sui treni di luglio. Lo chiamano proprio così: caldicidio, a voler evidenziare una vera e propria emergenza per i pendolari alle prese col caldo asfissiante su treni senza aria condizionata.

La denuncia dei giorni scorsi è precisa: Trenitalia, accusano i pendolari, “non ha approntato alcun piano emergenziale per i treni IC, svolti con materiale vecchio anche di oltre 40 anni dotato di impianti di condizionamento inefficienti o addirittura guasti. Questa situazione ha provocato e provoca un gravissimo disagio a migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano treni con temperatura in carrozza anche superiore ai 45 gradi”. I Comitati si sono rivolti direttamente all’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano chiedendo una serie di interventi immediati che prevedono un risarcimento a tutti i viaggiatori in possesso di abbonamento del mese di luglio (o annuale) intercity o regionale o sovraregionale accoppiato a Carta Tutto Treno, di un bonus pari ad una mensilità di abbonamento da utilizzarsi nei mesi di agosto o di settembre, e il risarcimento dell’intero titolo di viaggio ai viaggiatori di carrozze non condizionate.

Non solo. I pendolari chiedono veri e propri presidi sanitari e di emergenza nelle grandi e medie stazioni per dare assistenza sanitaria ai pendolari e viaggiatori che si sentono male perché viaggiano su treni dalle temperature tropicali e privi di aria condizionata. Nel dettaglio, i Comitati pendolari hanno infatti chiesto a Trenitalia presidi di emergenza nelle grandi e medie stazioni, che garantiscano assistenza ai viaggiatori e riparazione immediata degli impianti guasti: presidi “emergency” gestiti da Trenitalia, questa la richiesta, che dovranno fornire assistenza, conforto e distribuire bottiglie di acqua fresca ai viaggiatori, con tecnici abilitati a riparazioni veloci di impianti di condizionamento fuori uso. A questi vanno aggiunti presidi sanitari nelle grandi stazioni che possano fronteggiare quella che viene considerata una vera e propria emergenza sanitaria.

fonte: helpconsumatori

 

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