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De Castro: “Le priorità dell’agricoltura sono sostenibilità e sicurezza”

De_Castro.jpg“Oggi la food security, intesa come la possibilità di assicurare a ogni persona l’accesso al cibo necessario a soddisfare le esigenze alimentari di base, non è più solo una questione di distribuzione delle risorse tra paesi ricchi e poveri, ma oltrepassa questo confine per diventare un problema strutturale di portata globale”. Parola di Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo (e in lizza anche per il prossimo mandato) a cui abbiamo chiesto in che scenario generale si inseriscono le diverse vicende legate al mondo agricolo, tra cui anche  quella sugli Ogm.
Per De Castro “i dati sulla crescita della domanda e dell’offerta sono inequivocabili: la produzione agricola non tiene il passo della domanda. L’aumento della popolazione e quello ancora più marcato dei consumi stanno facendo crescere a ritmi impressionanti le richieste alimentari, mentre la disponibilità di terre agricole e la loro produttività si riducono. L’aumento della ricchezza pro-capite e, conseguentemente, la capacità di spesa in alcuni paesi sono cresciute sensibilmente, determinando non solo un aumento della domanda di cibo, ma anche una radicale trasformazione delle diete, divenute più ricche e variegate. Ci troviamo di fronte ad un cambio di paradigma: la lunga epoca del cibo abbondante e a basso costo è terminata per lasciare il posto a un’era di nuova scarsità”.
Il cambiamento di scenario – prosegue De Castro -, “valutato con ritardo nella sua reale portata, sta mettendo a dura prova le capacità di reazione dei sistemi economici e politici. Vincere la sfida della sicurezza alimentare richiede azioni urgenti da intraprendere a livello internazionale ed Expo 2015 ci offrirà un’occasione importantissima di confronto, grazie alla quale identificare azioni concrete di intervento sul tema. E cruciale sarà il ruolo che ricerca e innovazione – in chiave sostenibile – avranno nella definizione di adeguate politiche da costruire di concerto a livello globale. La partecipazione dell’Europa all’esposizione punterà proprio su questi elementi. L’impegno è quello di tracciare una direzione aggregante nella quale la dimensione sociale, ambientale ed economica possano contare su una chiara visione prospettica e su un definito piano di sostegno e crescita. Perché le distanze che creano differenze e disequilibri possano finalmente essere annullate, in un’ottica di sostenibilità finalmente globale”.

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