“Comuni d’Italia” è il nuovo prodotto di ricerca realizzato dall’Ufficio Studi Coop con il supporto scientifico di Ref Ricerche. (www.italiani.coop)
E’ un database inedito che consente infatti per la prima volta di conoscere le condizioni socioeconomiche dei singoli territori italiani, di operare classifiche e confrontare comuni diversi. Le prime variabili riguardano i consumi alimentari pro capite annui e il dato sulla popolazione per fascia d’età insistendo sulla quota presente di Millenials.
Ulteriori variabili saranno integrate nelle prossime settimane con l’obiettivo di costruire il più aggiornato strumento di indagine a disposizione per conoscere le caratteristiche dei mille territori d’Italia.
Il database è facilmente consultabile e consente all’utente di navigare in autonomia, scegliendo il territorio di interesse, operando confronti, producendo infografiche animate caricabili anche in altri siti.
Quanto si spende in alimentari
Si va dai quasi 3500 euro annuali di Campione d’Italia ai 1273 euro di Dambei in Trentino. Una forbice ampia più di 2000 euro che attraversa la penisola in maniera longitudinale come se in questo caso l’Appennino facesse da spartiacque tra una dorsale tirrenica dove i consumi alimentari viaggiano su quote ragguardevoli (comunque sopra ai 2200 euro annuali) e le regioni adriatiche che figurano in coda alla classifica; così se il Molise è il fanalino di coda, anche le Marche viaggiano a mezza classifica (13esima), la Puglia è 15esima, l’Abruzzo 17esimo e la Basilicata 18esima. Dal confronto testa a testa Roma vince su Milano (si va dai 3275 euro spesi ai 3029) e focalizzandosi su una regione come la Lombardia dietro Campione d’Italia figura il capoluogo di regione e alcuni comuni dell’hinterland (Basiglio, San Donato Milanese, Segrate). L’unico capoluogo di provincia tra i primi dieci è Pavia (2865 euro).
I comuni più giovani e quelli più vecchi
I Millenials abitano a Platì in Sicilia e viceversa il comune old per eccellenza in Italia è Ribordone nel Torinese dove la quota di giovani scende precipitosamente al 5,7%. Il sud vs il nord e in effetti in questo caso la spaccatura taglia orizzontalmente la penisola con il blocco del nord ovest (i comuni della Liguria e del Piemonte in coda alla classifica). Ma un po’ sorprendentemente se si analizzano le regioni è il Trentino l’under 35 per eccellenza e Campania, Sicilia, Puglia e Calabria arrivano subito dopo. Milano e Roma sono appaiate (entrambe si collocano su un 33,3%) e approfondendo il dato lombardo la forbice tra il comune con più millenials e il comune con meno millenials si gioca tutta in provincia di Sondrio dove Livigno batte Berna (49,7% a 12,4%).