L’obiettivo, sancito nella quarta assemblea dell’Alleanza delle cooperative italiane porterà nel tempo, al superamento di Legacoop, Confcooperative e Agci. Il presidente Poletti: “Andiamo in controtendenza. Serviranno generosità e impegno”. “Siamo arrivati – ha ricordato Poletti – al terzo anno di vita dell’ACI. Sono anni passati in fretta, perché abbiamo fatto tante cose, trovando sempre intese sulle questioni di merito, sempre e senza nessuna fatica, perché la sintonia era nelle cose. Così come questo ulteriore passaggio nasce dal cammino fatto fin qui. Non ci eravamo dati scadenze. Siamo stati più viandanti che viaggiatori: il percorso è stato costruito insieme, mentre si camminava. Oggi compiamo un ulteriore passo, importante”.
Costituire un’unica organizzazione di rappresentanza è un atto tanto concreto quanto inedito nel nostro Paese: “La storia è piena di associazioni che si spaccavano dando vita a due o tre associazioni diverse – ha commentato Poletti – ma non abbiamo esempi del percorso contrario, quello che noi stiamo realizzando”. Di che cosa si occuperà in questa fase iniziale l’associazione “unitaria e unica”? Di coordinamento e rappresentanza, ma anche di promozione. Una scelta non banale: “Vuol dire iniziare a costruire un’identità comune, proporci all’esterno come un soggetto che vuole leggere la modernità e proporsi come risposta efficace”.
“Partiamo – ha proseguito il presidente Poletti, confermato oggi alla presidenza dell’Alleanza per il 2014 – da modelli organizzativi diversi, da modalità di riscossione dei contributi, di rapporto con gli associati, da reti di servizi che hanno analogie e diversità. Il primo passaggio, per costruire questa identità comune, è fotografare questa realtà, raccontarci fino in fondo come siamo e funzioniamo. Solo da qui si può partire per progettare una nuova associazione, cioè mettendo in comune l’identità”.
30 gennaio 2014