Dell’impegno di Coop contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli ci siamo occupati anche sul numero scorso della nostra rivista (vedi bit.ly/filierasporca). Alla luce di un articolo uscito su Famiglia Cristiana che rilancia il tema chiamando in causa genericamente il ruolo delle catene della grande distribuzione, il presidente di Coop Italia Marco Pedroni e quello di Ancc-Coop, Stefano Bassi, hanno inviato una lettera al direttore di quella testata per rivendicare l’impegno di Coop su questo fronte.
“E’ giusto che se ne parli per combattere il fenomeno dello sfruttamento del lavoro nelle produzioni agricole – scrivono Pedroni e Bassi – . Non possiamo però condividere la generalizzazione del titolo del vostro articolo “il giogo comincia al Supermercato”; ci pare assolutamente inappropriato, in particolare per Coop.
Coop nella distribuzione è il soggetto che esercita il maggiore sforzo nella battaglia per la legalità, l’etica e il rispetto dei diritti dei lavoratori. Coop è stata la prima nella distribuzione in Europa ad adottare nel 1998 lo standard etico SA8000.
Ai fornitori di prodotti a marchio Coop si richiede la sottoscrizione di un codice di comportamento etico basato su questo standard; Coop effettua verifiche lungo tutta la filiera. Quest’ultime attività sono comprensive di interviste anonime ai lavoratori (in particolare sul rispetto degli orari di lavoro e dei salari), nonché di raccolta di informazioni dagli stakeholder locali (sindacato, associazioni, Ong), il tutto tramite auditor qualificati e indipendenti.
In caso di non conformità alle tematiche in oggetto Coop può, in relazione alla gravità dei casi, decidere (cosa accaduta negli ultimi anni) di escludere dalle forniture i fornitori/subfornitori coinvolti.
Coop Italia non ha mai realizzato aste al ribasso sui prodotti agricoli, tantomeno sulle filiere critiche (uva, pomodoro, agrumi, ecc.). Nel complesso, per i fornitori di prodotto a Marchio Coop i livelli di garanzia sull’eticità sono i più alti del mercato; sugli altri fornitori di prodotto non a marchio, Coop si è attivata con la sottoscrizione al momento del rinnovo del contratto di fornitura di una lettera di adesione al Progetto Etico di Coop.
Il forte impegno di Coop su questi temi ha ricevuto importanti apprezzamenti e riconoscimenti nazionali e internazionali. Da ultimo, nell’ambito della campagna #FilieraSporca. Gli invisibili dell’arancia …, Coop è stata apprezzata per la gestione della filiera relativamente alle tematiche sociali; nel report finale si legge che “Coop è l’operatore più attento alla responsabilità sociale” .