Un gesto semplice per un prodotto simbolico. Da sempre Coop è tesa alla valorizzazione del ruolo della donna e della sua dignità e anche in questo 2020, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, rinnova il suo impegno e lo fa come sempre attraverso i suoi prodotti.
Dal 23 al 29 novembre, sarà possibile acquistare le confetture della cooperativa agricola “Insieme”, partner storico di Coop che coltiva i propri frutti nella parte della provincia bosniaca compresa tra Bratunac e Srebrenica, teatro di massacri etnici nel 1995. Per ogni confezione acquistata, Coop devolverà 50 centesimi ad associazioni e organizzazioni italiane, con cui le cooperative hanno relazioni consolidate e che nei diversi territori si occupano di accogliere e sostenere le donne vittime di violenza, denunciarla e promuovere il riconoscimento dei diritti umani. Una iniziativa con un duplice effetto. Da un lato si aiutano le coltivatrici al di là dell’Adriatico. La cooperativa agricola “Insieme” nasce proprio per favorire il ritorno a casa dei profughi della ex-Jugoslavia, attraverso la creazione di un’occupazione che si basa su cooperative che coltivano frutti rossi nelle fattorie di famiglia. Così donne operaie, agronome e contadine di diverse etnie possono tornare a vivere dove sono nate e avere un’occasione di riscatto e valorizzazione delle produzioni locali.
Una storia che grazie alla collaborazione con Coop, verrà raccontata anche dalla testata internazionale e social dedicata alle donne “Freeda”, con delle interviste alle protagoniste della cooperativa. Ma con la stessa iniziativa si sostengono anche le associazioni che in Italia aiutano le donne in difficoltà. “Anche quest’anno e più che mai – spiega Maura Latini , amministratore delegato di Coop Italia – siamo convinti che sia importante impegnarci per stare al fianco delle donne vittime di violenza, contrastare il fenomeno del femminicidio e promuovere una cultura di riconoscimento e rispetto dei diritti umani. Con un semplice gesto, come l’acquisto dei prodotti di Frutti di Pace, si ottiene un duplice risultato: sostenere il progetto delle donne bosniache e finanziare la rete dei centri qui in Italia».